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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Casoli

Cerca di uccidere l'amico durante la lite al bar, 30enne in manette

L'episodio risale allo scorso 13 febbraio, quando la vittima chiese aiuto spiegando di essere caduta su alcuni pezzi di metallo. Ma le ferite erano troppo profonde e una è arrivata a pochi centimetri dal cuore

Una tranquilla serata al bar fra amici si è trasformata in tragedia, con uno dei partecipanti che accoltella l’altro e la lama che si ferma a pochi centimetri dal cuore. Così, l’aggressore è finito in manette, arrestato un mese dopo i fatti, dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Lanciano, con i colleghi della stazione Casoli.

In carcere, con l’accusa di tentato omicidio, è finito Hakani Buljan, 30 anni, cittadino albanese domiciliato a Casoli, già noto alle forze dell’ordine. L’arresto è arrivato più di un mese dopo i fatti, a causa della reticenza della vittima che, arrivata in ospedale, aveva raccontato di essersi ferita con alcuni pezzi di metallo. 

Ma andiamo con ordine. La notte del 13 febbraio, un uomo di 34 anni, di professione meccanico, anch’egli di origine albanese, si presenta al punto di primo soccorso di Casoli. Ha diverse ferite, ma racconta di essere caduto mentre stava effettuando lavorando nella sua officina, finendo su alcuni parti meccaniche in metallo poste sul pavimento.

Le ferite, però, sono molto profonde. Così, i sanitari decidono di trasportare il ferito all’ospedale di Chieti, dove l’uomo viene ricoverato in prognosi riservata. 

Nel frattempo, vista la situazione poco chiara, vengono coinvolti i  carabinieri del Norm della compagnia di Lanciano agli ordini del tenente Massimo Canale. Si scopre così che le ferite sono incompatibili con la versione raccontata dall’uomo, ma si tratta di evidenti ferite da taglio, due al torace, una al braccio e due alle gambe.I sanitari accertano che uno dei fendenti al torace avrebbe potuto uccidere: la lama era arrivata in profondità, a pochi centimetri dal cuore. 

Così, le indagini condotte dai militari della compagnia di Lanciano diretta dal capitano Vincenzo Orlandi vanno avanti e permettono di ricostruire con certezza quanto avvenuto nella notte del 13 febbraio. 

I due connazionali, forse anche a causa di un eccessivo consumo di alcol, avevano iniziato a litigare nei pressi di un bar di Casoli. La situazione era degenerata in una selvaggia aggressione con un coltello, durante la quale il meccanico aveva avuto la peggio. 

Dunque, il gip del tribunale di Lanciano ha emesso la misura cautelare a carico del colpevole, motivandolo con una “indole deliquenziale”, che peraltro aveva spinto la vittima a mentire sulle ferite. Ora Hakani Buljan è in carcere e nei prossimi giorni ci sarà l’interrogatorio di garanzia.

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