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Cronaca San Salvo

Giovane tenta di farla finita col monossido di carbonio in auto: i carabinieri lo geolocalizzano e lo salvano in extremis

Provvidenziale intervento dei carabinieri di San Salvo in una zona impervia dopo l'allarme del 118. Il ragazzo è stato ricoverato all'ospedale Umberto I di Roma

Provvidenziale intervento dei carabinieri di San Salvo che la scorsa notte hanno salvato la vita a un 33enne che aveva tentato il suicidio mediante inalazione di monossido di carbonio all’interno della propria automobile.

È stata una segnalazione telefonica al 118 a far scattare l’allarme: subito l’operatore del numero di emergenza informava la centrale operativa della compagnia carabinieri di Vasto fornendo indicazioni sommarie sul giovane senza però conoscere la posizione esatta. A quel punto l’operatore del 112 allertava il competente gestore di telefonia per ottenere la geolocalizzazione dell’ultima cella telefonica agganciata dal ragazzo che voleva farla finita. 

Una volta localizzato tra i comuni di San Salvo Montenero di Bisaccia (Cb), in un’area estesa e a tratti impervia, subito venivano dirottate le pattuglie.

Dopo circa due ore di incessanti ricerche, una pattuglia dei carabinieri di San Salvo è riuscita a trovare il 33enne in località Bosco Motticci: lì c’era una utilitaria chiusa a chiave, con motore acceso e un tubo di plastica collegato alla marmitta di scarico, che entrava nell’abitacolo dal finestrino sigillato con del nastro adesivo. All’interno, ormai in stato di incoscienza, c’era il giovane.

Dopo aver distaccato il tubo e rotto il deflettore, i carabinieri hanno aperto il veicolo, il cui abitacolo era ormai saturo di monossido di carbonio e sono riusciti a estrarre l’uomo praticandogli le manovre di primo soccorso, le procedure di Basic Life Support e la respirazione artificiale, riuscendo a ripristinare le funzioni vitali oramai compromesse. Dal momento che non c’era neanche più un secondo da perdere e, data la zona impervia che non permetteva il tempestivo raggiungimento dell’ambulanza, i militari hanno trasportato il giovane a bordo dell’autovettura di servizio sulla statale 16 dove ad attenderli c’era un’ambulanza del 118.

Arrivato in codice rosso all’ospedale San Pio di Vasto, dove gli veniva diagnosticata una avanzata intossicazione di monossido di carbonio, il giovane è stato subito trasferito presso la camera iperbarica dell’ospedale Umberto I di Roma. 

Qui le sue condizioni si sono stabilizzate: nella notte il paziente è stato giudicato fuori pericolo di vita.

Secondo quanto accertato dai carabinieri, le origini del drammatico gesto  pare siano riconducibili a dissidi familiari con la propria compagna.
 

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