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Cronaca

Sindaco e Teateservizi ai ferri corti, nell'aria le dimissioni dell'amministratore unico Festa

In una lettera al vetriolo, Di Primio ha accusato i vertici della società municipalizzata di non aver compiuto ciò per cui erano stati nominati, ma le reazioni non si sono fatte attendere. E anche l'opposizione si schiera compatta contro il primo cittadino

Veleni a distanza tra il sindaco Umberto Di Primio e i vertici della società municipalizzata Teateservizi, peraltro scelti proprio da lui (l'amministratore unico Carlo Festa è stato nominato lo scorso settembre, il direttore generale Antonio Barbone due anni fa) . Sembrerebbe che, l'altro ieri, il primo cittadino abbia inviato una lettera al vetriolo indirizzata alla governance della società, al segretario generale e alla giunta comunale. 

Nella lettera si punta il dito contro i vertici della società municipalizzata rei, stando a quanto dice Di Primio, di non aver risolto i problemi di riscossione noti da anni e di aver creato altri disagi, come l'invio tardivo della fatturazione Tari del 2018, la chiusura improvvisa della piscina comunale per un giorno. 

E, in seguito a questa lettera, Festa ha risposto manifestando la ferma volontà di dimettersi dal suo incarico di amministratore di Teateservizi. Una spaccatura che arriva a pochi giorni dalla discussione in consiglio comunale del Documento unico di programmazione e del bilancio previsionale 2018. Del Dup l'assise civica avrebbe dovuto discutere oggi, ma la seduta è stata rinviata per mancanza del numero legale a lunedì (21 maggio). Martedì, invece, il consiglio affronterà i temi più spinosi: i bilanci di Teateservizi e Chieti Solidale, il piano triennale delle opere pubbliche, il previsionale. La seduta andrà avanti a oltranza, ma, se anche in quel caso dovessero mancare i numeri, si andà avanti il lunedì successivo (28 maggio) in seconda convocazione. Sulla carta, i voti favorevoli della maggioranza dovrebbero bastare ad approvare. Ma non tutti i consiglieri di maggioranza approvano tutte le misure previste dal Dup, a cominciare dai tagli alla spesa.

Intanto, contro la lettera del sindaco, si scagliano i consiglieri di opposizione. In una nota congiunta, firmata da Ottavio Argenio, Manuela D’Arcangelo, Chiara Zappalorto, Alessio Di Iorio, Alessandro Marzoli, Diego Ferrara, Bruno Di Paolo ed Enrico Raimondi, si accusa il sindaco di voler scaricare le sue colpe contro altri: 

Nel documento, il sindaco accusa duramente la nuova governance dalla società partecipata rea, a suo dire, di non aver risolto i problemi legati alle entrate del Comune ed anzi, di averne creati di nuovi come ad esempio, il ritardato invio della fatturazione Tari del 2018. Siamo alle solite: il sindaco non perde occasione di lanciare accuse nei confronti degli altri per tentare di fuggire dalle sue responsabilità. Per quanto siamo convinti che i servizi offerti dalla società partecipata possano essere migliorati, non possiamo tacere delle difficoltà nelle quali la Teateservizi si trova costretta ad operare per cause che dipendono unicamente dal suo socio unico ovvero, il Comune e dunque il sindaco e questa giunta comunale.

Si pensi ad esempio al ritardo nell'invio della fatturazione Tari, che il sindaco attribuisce senza mezzi termini a Teateservizi. La colpa di questo disservizio è solo ed esclusivamente del Comune, che ha approvato le tariffe il 31 marzo 2018, con una delibera che prevedeva la data del 15 aprile come scadenza della prima rata, comunicata a Teateservizi solo il successivo 6 aprile.

L'amara realtà per la città di Chieti è che questo sindaco è un artista dello scaricabarile. Se fino a pochi mesi fa attribuiva la colpa della crisi in cui versa il bilancio ai cittadini morosi, adesso vorrebbe trasferire la responsabilità della sua inettitudine a chi, solo da pochi mesi, è stato chiamato da lui stesso, a rigenerare una società che per anni, sempre lui, ha costretto a lavorare senza un piano industriale e quindi senza mezzi e senza programmazione.

Umberto Di Primio ha dimostrato nel corso di questi anni di avere poche idee, peraltro molto confuse su come gestire la nostra città e gli effetti del suo operato si sono rivelati devastanti. Con questa nota, Umberto Di Primio ha fatto sì che altri nodi venissero al pettine: adesso attendiamo le risposte di Teateservizi che peraltro potrebbero arrivare in un momento molto delicato come quello dell'approvazione del bilancio 2018.

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