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Cronaca

Teate Servizi proclama lo stato di agitazione contro il precariato

Dei 46 lavoratori, solo 12 hanno un contratto a tempo determinato, che peraltro è in scadenza. Gli altri sono reclutati da agenzie interinali

Teate Servizi è in stato di agitazione da ieri (lunedì 21 febbraio), al termine dell’assemblea sindacale a cui erano stati invitati anche il sindaco e i componenti del consiglio comunale, ma si sono presentati solo Alessio Di Iorio e Chiara Zappalorto del Partito Democratico. 

Durante la riunione, presieduta dai segretari di Cgil Fp e Cisl Fp Paola Puglielli e Gabriele Martelli, i lavoratori hanno ricordato la drammatica situazione di precariato in cui vivono dal 2007. Attualmente, dei 46 dipendenti, solo 12 sono assunti con un contratto a tempo determinato, in scadenza, mentre gli altri 34 sono assunti con agenzie interinali, ossia con contratti precari e che durano, in alcuni casi, anche due sole settimane. 

L’anno scorso, l’azienda avrebbe potuto stabilizzare con il Jobs Act, ma non l’ha fatto, facendo permanere una situazione diventata insostenibile. Tanto più che a giugno, con il passaggio delle reti idriche all’Ersi, gli addetti al servizio idrico non sapranno quale sarà il loro destino. 

A questo punto, spetta al prefetto convocare, entro 10 giorni, le parti, per discutere della situazione e trovare un punto d’incontro che possa salvaguardare i lavoratori.

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