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Cronaca

Strada dei Parchi, coro di no contro il viadotto del gruppo Toto

I cittadini si stanno mobilitando contro il tunnel che consentirebbe di accorciare il percorso delle autostrade A24 e A25 di pochi minuti devastando però le Gole del Sagittario

"Una serissima minaccia per l’Abruzzo e uno schiaffo per gli abruzzesi" Così Wwf Legambiente, Pro Natura, FAI, Italia Nostra, Marevivo e Archeoclub - definiscono il progetto del gruppo Toto di modifica del tracciato autostradale della A24 e della A25. Contro la progettata migliaia di cittadini si stanno mobilitando per difendere il territorio.

"Già nel gennaio scorso - ricorda il Wwf - quando si cominciò a parlare sulla stampa della modifica del tracciato autostradale, denunciammo l’assurdità di un progetto che, tra l’altro, andrebbe a incidere sull’area delle sorgenti del Pescara, là dove nel sottosuolo c’è il bacino imbrifero più grande d’Italia e forse d’Europa, che fornisce acqua potabile a oltre metà degli abruzzesi; un progetto che attraverserebbe SIC e riserve regionali di importanza strategica per la natura in Abruzzo, che rovinerebbe per sempre paesaggi unici, vera ricchezza di questa regione. Nel solo tratto abruzzese sarebbero infatti previsti altri cinque trafori, diversi viadotti, bretelle… con un impatto paesaggistico enormemente negativo. La definimmo già a gennaio un’opera inutile e devastante per l’ambiente. Un giudizio che non possiamo che ribadire oggi, quando emergono inquietanti dettagli su questo progetto".

Per gli abruzzesi insomma, le autostrade esistenti, in gestione alla società “Autostrada dei Parchi” sino al 2030, sono largamente sufficienti per il traffico tra l’Abruzzo e Roma. "Se dovesse passare questa idea sarebbe anche necessario cambiare la denominazione sociale del gestore in “Autostrada contro i Parchi”, più aderente alla realtà" evidenziano Wwf, Legambiente, Pro Natura, FAI, Italia Nostra, Marevivo e Archeoclub che chiedono al Governo "di non prendere neppure in considerazione la modifica proposta dal gerente e ai consiglieri regionali abruzzesi, qualsiasi sia il loro gruppo politico di riferimento, di opporsi decisamente e chiaramente a questo folle progetto, sostanzialmente inutile per la collettività e dannoso per l’ambiente, da bocciare senza mezzi termini. È inoltre auspicabile - chiudono - che ogni comune della regione, non solo quelli direttamente coinvolti nel tracciato, faccia sentire la propria opposizione: sono infatti sotto attacco gli interessi veri e profondi di tutti gli abruzzesi e tutti insieme dobbiamo difenderci".

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