Stop alla ricapitalizzazione della Saga: aeroporto a rischio chiusura?

Battuta d'arresto, decretata dalla Corte Costituzionale, verso la legge regionale di ricapitalizzazione della Saga, la società che gestisce l'aeroporto d'Abruzzo. Il provvedimento è stato bollato come indebito "aiuto di Stato", e per questo è incorso nella tagliola delle norme comunitarie.

La Cna abruzzese, che si dice "sconcertata" di fronte a tale decisione, interviene sull'argomento lanciando un appello alla Regione: "Deve scongiurare la chiusura dello scalo di San Giovanni Teatino". A detta dell'associazione, infatti, "adesso di tempo ce n'è davvero poco per assicurare un futuro dignitoso a un'infrastruttura strategica per lo sviluppo futuro dell'Abruzzo: se il contributo - pari a 6 milioni di euro - non sarà garantito entro la fine del 2014, lo scalo si troverebbe di fronte a un concreto rischio chiusura".

Un'ipotesi, questa, che la Cna non intende neppure prendere in considerazione, nonostante la condizione di emergenza che si è determinata: "E' per questo che desta qualche perplessità l'ennesimo esito negativo di un provvedimento che nè la Giunta Chiodi prima, nè la Giunta D'Alfonso ora, riescono a condurre positivamente in porto, superando gli ostacoli legati alle normative comunitarie sulla concorrenza. Regole che qualcuno, almeno si spera, dovrebbe aver studiato approfonditamente, prima di mettere 'nero su bianco' un provvedimento legislativo".

Secondo la confederazione artigiana, l'andamento positivo del movimento dei passeggeri determinatosi nello scalo abruzzese - a settembre in sostanziale linea di navigazione con lo stesso periodo dell'anno passato, a differenza di altri aeroporti regionali in forte crisi di traffico - conferma altresì la necessità di concentrare sul 'Liberi' le risorse di una Regione che in questo campo non può certo permettersi doppioni.