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Cronaca

Stoccaggio gas a pochi km da Chieti, il Forum Acqua: "Rischio sismico in 19 comuni"

19 i comuni entro un raggio di 10 km e 7 a meno di 5 dai pozzi di re-iniezione "Poggiofiorito"

Decine di migliaia di cittadini per decenni dovranno convivere con il rischio sismico derivante dallo stoccaggio gas "Poggiofiorito" che stoccherà fino a 157 milioni di mc di gas immesso nel sottosuolo in pressione in estate e pompato in superficie in inverno.  

E' quanto spiega il Forum Abruzzese dei Movimenti per l'Acqua in relazione al parere positivo del Comitato Via.

GLI EFFETTI A DISTANZA DI UN SISMA Il Forum Acqua ha provato a contare i principali comuni abruzzesi che ricadono in un raggio di 10 km dal punto di re-iniezione, una distanza relativamente piccola nel campo dei terremoti. Nel raggio di 5 km ci sono ben sette comuni, tra cui Guardiagrele ed Orsogna. I più vicini sono Casacanditella e S. Martino sulla Marrucina a meno di due km.  Chieti è situata a soli 11 km ma considerando i limiti della concessione vasta oltre 1000 ettari e che il sottosuolo il gas occuperà una superficie molto ampia espandendosi anche lateralmente, il centro abitato di Chieti viene a trovarsi a 8,6 km dal perimetro della concessione.

I comuni nel raggio di 10 km sono Fara Filiorum Petri, Filetto, Orsogna, Bucchianico, Arielli, Ari, Canosa Sannita, Poggiofiorito, Villamagna, Giuliano Teatino, Vacri, Crecchio, Roccamontepiano, Rapino, Pretoro, Casalincontrada.

In totale si parla di oltre 95mila abitanti.

Per far comprendere di cosa si sta parlando il Forum richiama la prescrizione, considerata dallo stesso 'inaccettabile', che si può leggere nel Decreto del Ministero dell'Ambiente (n.195 del 19 giugno scorso) con cui si rilascia la Valutazione di Impatto Ambientale positiva per lo stoccaggio di gas nel sottosuolo in provincia di Chieti da parte della società Gas Plus Storage: "Qualora la microsismicità riconducibile alle attività di esercizio dello stoccaggio eguagli o superi la Magnitudo Locale 3.0 (si parla della scala Richter, ndr), dovranno essere adottati dal soggetto gestore responsabile tutti gli accorgimenti opportuni atti a riportare la Magnitudo Locale massima dei sismi a valori inferiori a 2.0".

"E' come se un terremoto, anche superiore alla scala 3.0 della Richter (e senza azzardare la soglia massima raggiungibile...evidentemente impossibile da prevedere), sia controllabile a posteriori, facendo scendere le scosse successive sotto a 2.0. E se la prima scossa sopra 3.0 ha causato danni, anche solo per infarti?" obiettano dal Forum dei Movimenti per l'Acqua.

Leggendo il parere del comitato VIA nazionale emergono ulteriori passaggi che preoccupano gli interlocutori come quello relativo all'applicazione del cosiddetto "Principio di Precauzione",  che "Da un lato sembra mettere le mani avanti sottolineando che in osservanza di tale Principio non viene reso un parere positivo alla realizzazione dell'opera ma viene semplicemente dichiarata la compatibilità ambientale di operazioni atte ad ottenere informazioni più dettagliate sul sito. Appare quindi come un parere interlocutorio in vista di approfondimenti. Poi però, poco oltre, autorizza integralmente lo stoccaggio operativo".

Per il Forum dell'Acqua si tratta di incongruenze da far conoscere e ribadisce l'appello ai sindaci affinché informino la popolazione e diano mandato agli avvocati per proporre ricorso al TAR del Lazio. Lo stesso faccia la Regione Abruzzo.  

La documentazione sul progetto e sui vari pareri è disponibile sul sito https://www.va.minambiente.it/it-IT/Oggetti/Documentazione/419/486?Testo=&RaggruppamentoID=23

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