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Cronaca

Stamina: Chiodi pronto a collaborare con Brescia per Noemi

Gli Spedali di Brescia sono già autorizzati dalla Regione Abruzzo in virtù di una convenzione che fu stipulata tempo fa con la Fondazione Stamina, rende noto il Governatore, cin contatto con la regione Veneto per capire come snellire le lunghe liste di attesa

"Faremo le pressioni necessarie affinché gli Spedali riuniti di Brescia eroghino le cure alla piccola Noemi". Lo ha affermato il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, a margine di un convegno a Chieti sulla sanità in merito alla vicenda della bimba di 18 mesi di Guardiagrele affetta da Atrofia muscolare spinale (Sma1) e per la quale i giudici dell'Aquila hanno autorizzato la cura.

"Sono molto contento - ha aggiunto Chiodi - per la famiglia di Noemi che il Tribunale dell'Aquila abbia riconosciuto la possibilità alla piccola di curarsi con il metodo Stamina a Brescia. È bene sapere che gli Spedali di Brescia sono già autorizzati in questo senso dalla Regione Abruzzo in virtù di una convenzione che fu stipulata tempo fa con la Fondazione Stamina e che era stata accettata all'epoca anche dall'Agenzia sanitaria nazionale. Poi, con il tempo sono subentrati gli aspetti giuridici della vicenda e tutto si è complicato.

Ora stiamo verificando, e lo stiamo facendo insieme con il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, se noi come Regione Abruzzo possiamo supportare la struttura sanitaria bresciana nello snellire le lunghe liste di attesa per il metodo Stamina".

Tuttavia questo non vuol dire che la Regione possa dare il via a processi autorizzativi sul metodo "perchè- dice ancora il presidente Chiodi - si tratta di processi molto complicati e non certo solo per la Regione Abruzzo".

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