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Cronaca Ortona

Perseguita gli anziani vicini con minacce, aggressioni verbali e danneggiamenti: arrestato un 46enne

L'uomo è stato condannato per stalking: da quasi 10 anni rendeva la vita impossibile alla coppia, dopo una discussione per i confini di un terreno

Per circa 10 anni avrebbe perseguitato due anziani coniugi, suoi vicini di casa, dopo una diatriba per questione di confini di terreni sfociata in violenza verbale e danneggiamenti. 

Ora l'uomo, un 46enne agricoltore di Ortona, è stato condannato a due anni e 10 mesi di reclusione dal tribunale di Chieti per stalking e traffico di stupefacenti. I carabinieri di Ortona lo hanno arrestato in esecuzione del provvedimento per l'espiazione della pena detentiva in carcere emesso dalla procura della Repubblica: è stato portato nel carcere romano di Rebibbia. 

Si chiude così una vicenda di stalking di vicinato durata quasi un decennio e parzialmente risolta lo scorso gennaio, con l'applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alle vittime.

Come detto, fra gli anziani coniugi e il 46enne era nata una discussione per i confini dei terreni, ma non era stata trovata una soluzione. A quel punto, secondo quanto appurato dalle indagini e dal processo, l'uomo ha iniziato a danneggiare più volte piante e recinzioni di proprietà dei vicini, iniziando poi con aggressioni e minacce verbali e addirittura arrivando a finti tentativi di investimento con l’auto o i suoi mezzi agricoli e con disturbi notturni al citofono della loro abitazione.

I carabinieri della stazione di Ortona, dopo aver raccolto le reiterate denunce di entrambi i coniugi, hanno ricostruito l’intera vicenda trovando pieno riscontro a quanto denunciato, anche grazie alla collaborazione di diversi vicini che avevano assistito agli episodi denunciati dagli anziani. 

Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Chieti, su richiesta della locale procura, a gennaio aveva applicato al 46enne la misura cautelare del divieto di avvicinamento all’anziana coppia, che aveva sortito l’effetto sperato di fermare le sue condotte violente.

Nell’ultimo periodo, però, era stata segnalata dai due anziani una ripresa dei comportamenti persecutori da parte dell'uomo, che sono cessati, questa volta definitivamente, con il suo arresto e la traduzione al carcere romano di Rebibbia.

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