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Cronaca

Sorpresi dalla polizia mentre spacciano cocaina a bordo del loro suv, arrestati due fratelli

Si tratta di due giovani pescaresi di 25 e 20 anni: uno dei due era sottoposto all'affidamento in prova ai servizi sociali, quindi è finito dritto in carcere, mentre l'altro è agli arresti domiciliari

Sono stati sorpresi in flagranza di reato mentre cedevano cocaina a un'altra persona. Per questo due giovani fratelli già noti alle forze dell'ordine, di 25 e 20 anni, entrambi residenti a Pescara, sono stati arrestati dagli agenti della squadra mobile, sezione narcotici della questura di Chieti, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

I poliziotti erano impegnati nei servizi disposti dalla questura teatina per la prevenzione dei reati in materia di stupefacenti. Nei pressi dell'uscita dello svincolo che collega Francavilla al Mare a Montesilvano, hanno visto sfrecciare a forte velocità un suv, che si è poi fermato in una strada isolata tenendo il motore e le luci accese. 

Pochi istanti dopo, all'auto si è affiancata un'utilitaria, anche questa rimasta accesa. Il passeggero della macchina, all’interno della quale c'erano anche altre due persone, ha ricevuto dall’autista del suv un involucro.

Gli agenti sono intervenuti immediatamente, constatando che era appena avvenuta la cessione di 3 involucri termosaldati contenenti  cocaina del peso complessivo di 1,66 grammi. Intanto, alla vista della polizia, i due occupanti hanno tentato senza successo di disfarsi di altra sostanza stupefacente, immediatamente recuperata: si tratta di 15 grammi di cocaina, suddivisa in 25 dosi. In più, i due avevano 1.130 euro in contanti.

La successiva perquisizione locale eseguita nelle loro abitazioni di Pescara ha portato al rinvenimento di altre 330 banconote da 20 euro, per un totale di 6.600 euro, che sono state sottoposte a sequestro in quanto ritenute provento dell’attività di spaccio.

I due arrestati, su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Pescara Fabiana Rapino, sono stati posti agli arresti domiciliari nella loro abitazione di Pescara.  

In esito all’udienza di convalida che si è tenuta di fronte al tribunale di Pescara, per uno dei due fratelli è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari mentre per l’altro fratello, già sottoposto alla misura alternativa alla detenzione dell’affidamento in prova ai servizi sociali, nella serata di ieri, in esecuzione del provvedimento emesso in via d’urgenza dall’ufficio di sorveglianza di Pescara, è stato revocato il beneficio ed è stato disposto il trasferimento in carcere.

I tre occupanti dell’utilitaria sono stati denunciati in stato di libertà.

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