Anche Vasto piange la morte di Sonia Di Pinto, l'italiana uccisa in Lussemburgo

La notizia della morte violenta di Sonia Di Pinto, la 46enne molisana uccisa a Pasqua in Lussemburgo, probabilmente durante una rapina sul posto di lavoro, ha sconvolto anche Vasto dove ha sede la scuola di kung fu del Maestro Carmine De Palma.

Sonia era infatti un’ex atleta cintura marrone, oltre che una volontaria di protezione civile molto legata alla sua terra d’origine. La sua famiglia è di Petacciato (Campobasso).

“La notizia ha lasciato tutti increduli i suoi vecchi compagni di palestra e istruttori che hanno avuto il modo di conoscerla e allenarsi con lei – commenta De Palma - è stata una notizia assurda e improvvisa. Ricordiamo tutti Sonia come un'atleta, donna tranquilla e gentile con tutti, appena ti vedeva correva a salutarti con il suo sorriso meraviglioso. Ricordiamo le tante esibizioni e gli spettacoli in palestra e nelle varie piazze della nostra regione, le feste di fine anno sportivo, ricordi che resteranno nel nostro cuore”.

Secondo le prime ipotesi Sonia Di Pinto potrebbe essere rimasta vittima di una rapina finita male: la donna sarebbe stata colpita alla testa da un oggetto contundente nello scantinato della pizzeria nel quartiere Kirchberg, dove lavorava. A lanciare l’allarme è stato il compagno, originario di Gualdo Tadino (Perugia), preoccupato non vedendola rincasare. I due avrebbero dovuto sposarsi a maggio.

"Esprimo a nome mio, dell'amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza il cordoglio per la tragica e improvvisa scomparsa di Sonia. Il dolore, lo smarrimento sono i sentimenti prevalenti dell'intera comunità di Petacciato che si stringe intorno ai genitori e ai fratelli per questa tragedia che lascia tutti nello sconcerto. A loro vanno le nostre più sentite condoglianze", le parole del sindaco di Petacciato, Roberto Di Pardo.