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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Ortona

Disavventura a lieto fine sul sentiero del Cai per due blogger ortonesi: salvati sul Supramonte di Orgosolo

Un cammino difficilissimo anche per gli escursionisti esperti. Ieri sera l'intervento del Soccorso Alpino e Speleologico Sardegna - Cnsas

Disavventura a lieto fine per i due blogger ed escursionisti ortonesi che da circa un mese stanno percorrendo i 7 mila chilometri del Sentiero Italia Cai.

Francesco Bernabeo e Michela D'Annibale, al momento in Sardegna, si sono trovati in difficoltà mentre percorrevano il sentiero nel segmento 401 Monte Maccione-Sa Senepida, che si snoda tra Oliena e Orgosolo e sono stati costretti ad allertare i soccorsi a causa della perdita dell’orientamento e del sopraggiungere del buio, in quel territorio decisamente impervio che è il Supramonte di Orgosolo.

I due, esperti camminatori, hanno chiesto aiuto al Soccorso Alpino e Speleologico della stazione di Nuoro.

Alle 19 è arrivata la chiamata all’operatore di centrale GeoResQ. Il tecnico di centrale, dopo averli localizzati, in prossimità delle creste di PuntasaPruna, ha trasmesso le loro coordinate alla stazione di Nuoro. Dopo le 22, una squadra composta da quattro operatori, ha raggiunto i due escursionisti di Ortona sul posto: erano in buone condizioni di salute, solo un po’ infreddoliti e sono stati riaccompagnati alle auto sani e salvi.

Michela e Francesco oggi, in una diretta Facebook sulla loro pagina Searchgo hanno ringraziato di cuore i soccorritori e rassicurato tutti coloro che stanno seguendo la loro missione.

“La paura è stata davvero tanta, ma adesso ci stiamo attivando per mettere in sicurezza questo sentiero Italia Cai che deve poter essere percorribile da tutti. Ieri ci siamo ritrovati attaccati alle rocce con le mani e con i piedi – raccontano - a tentare di salire per riuscire a seguire il sentiero. Non è così: un cammino non è così. Ne abbiamo fatti tanti, da 10-15 km, così non è da considerarsi un sentiero, diventa una lotta contro te stesso e mette in pericolo non solo noi, ma anche le persone che ci sono venute a salvare”.

Anche il Soccorso Alpino e Speleologico Sardegna ha voluto lasciare un messaggio a margine dell’intervento: “Il territorio del Supramonte non vanta cime elevate, ma le sue montagne sono molto impervie e possono mettere a dura prova anche gli escursionisti più esperti, pertanto affrontiamola sempre con le dovute cautele, durante qualsiasi stagione. Se ci troviamo in difficoltà, la app Georesq ci può salvare la vita”.

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