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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Sistema idrico integrato, l'Upa: approvare urgentemente il regolamento

Giorno dopo giorno migliaia di persone e decine di Comuni vivono un'emergenza idrica che non ha precedenti. Il presidente dell'Unione delle Province d'Abruzzo si appella alla Regione

L’approvazione del Regolamento di attuazione della Legge di riforma del Sistema idrico integrato deve essere una priorità. Il presidente dell’Unione delle Province Abruzzesi, Enrico Di Giuseppantonio, si appella alla Regione affinché faccia qualcosa per risolvere l’emergenza idrica senza precedenti, che sta interessando decine di Comuni e migliaia di persone tra cittadini e turisti.

La Legge 9/2011 disciplina il riordino del sistema idrico integrato prevedendo un unico Ato a livello regionale, ente pubblico che non ha costi, di cui fanno parte la Regione, i Presidenti delle quattro Province e i rappresentanti dei Comuni.  La Giunta regionale lo ha già approvato, ma se per  il Consiglio ciò non rappresenterà una priorità, la situazione rimarrà bloccata in Abruzzo.

“Si tratta di un provvedimento non più differibile - afferma Enrico Di Giuseppantonio -  fondamentale per l’istituzione dell’Ersi (Ente Regionale per il Servizio Idrico Integrato) e garantire una governance organica e coerente al sistema idrico, oltre che vigilare sull’attività delle società che gestiscono l’erogazione idrica e che dovranno diventare vere e proprie case di vetro. L’approvazione- prosegue – darebbe il via libera ad una serie di investimenti per interventi già progettati”. In cantiere ci sono infatti la costruzione di nuove reti idriche, nuovi depuratori, nuovi impianti fognari, elementi che avranno ricadute positive anche sulla tutela del territorio, dei corsi d’acqua e del mare.

“Ogni giorno di ritardo nell’approvazione del regolamento significa prolungare una diffusa condizione di disagio, accentuata dall’eccezionale calura di questa estate – conclude il presidente – il mio auspicio è che alla ripresa post ferie dei lavori del Consiglio regionale l’approvazione del Regolamento sia in cima all’elenco delle cose da fare subito, nella consapevolezza che i cittadini non possono più continuare a pagare il prezzo dell’emergenza anche per i ritardi della politica”.

La crisi idrica in Abruzzo però, non guarda in faccia né a chi si trova in vacanza qui, e sono diversi i turisti che hanno deciso di abbandonare le località turistiche proprio a causa dei disagi dovuti alla mancanza d’acqua, come a Silvi Marina, né, chiaramente, a chi vive in questa terra e ha intenzione di continuare a farlo.

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