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Cronaca Pizzoferrato

Il sindaco di Pizzoferrato condannato per concussione: annunciato il ricorso in appello

Il primo cittadino Palmerino Fagnilli e il suo vice all’epoca dei fatti, nel 2017, Adolfo Emiliano Di Sciullo condannati in merito alla ristrutturazione della casa anziani “Villa Arzilla“

Condannato con le accuse di concussione consumata e tentata, in merito alla ristrutturazione della casa anziani “Villa Arzilla“, il sindaco di Pizzoferrato Palmerino Fagnilli e il suo vice all’epoca dei fatti, nel 2017, Adolfo Emiliano Di Sciullo, difesi dall’avvocato Augusto La Morgia.

La condanna del gup di Lanciano Giovanni Nappi è arrivata oggi 13 aprile con il rito abbreviato. La sentenza è immediatamente esecutiva.

Per entrambi la pena è di due anni e dieci mesi di reclusione e interdizione perpetua dai pubblici uffici. La probabile conseguenza, ora, sono le dimissioni degli amministratori.

Assolti, invece, gli altri due imputati; il direttore dei lavori Vincenzo Bucci e il geometra comunale Domenico Calabrese, entrambi difesi dall’avvocato Massimo Biscardi.

La sentenza ha, inoltre, condannato il sindaco Fagnilli – al suo quarto mandato alla guida del paese abruzzese di circa mille abitanti – e il vice dell’epoca a una provvisionale risarcitoria di 10 mila euro a favore dell’imprenditore Stefano Pecorella, gestore di Villa Arzilla e amministratore della Cosel Srl, patrocinato dagli avvocati Aldo e Gaetana Di Ianni.

I reati di concussione consumata e tentata sono relativi alla richieste fatte all’imprenditore dell’assunzione di una nipote del sindaco Fagnilli, per il vice Di Sciullo la circostanza di aver chiesto per sé la carica di direttore di Villa Arzilla e per entrambi l’assunzione di altre sei persone a loro vicine.

Il sindaco Fagnilli ha sempre respinto le accuse. Ora si attende il ricorso in appello.

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