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Cronaca

Guerra tra sindacati sul sindacalista sospeso: "Le sue contestazioni si basano su errori macroscopici"

I rappresentanti di Cisapuni scrivono alle altre sigle sindacali, accusando di scarsa trasparenza e lamentando di non essere stati interpellati prima di stilare il documento di solidarietà a De Carolis

La sospensione del sindacalista Goffredo De Carolis, all’università d’Annunzio, diventa uno scontro tra sigle sindacali. I rappresentati di Cisapuni, Alessio Peca e Marco Costantini, in una lettera, puntano il dito contro le altre sigle sindacali, lamentando di non essere stati interpellati in merito alla nota di solidarietà nei confronti del dipendente dell’ateneo sospeso per tre mesi e li accusano di “scarsa trasparenza”. Intanto per martedì è stata convocata un’assemblea del personale per discutere della vicenda. 

Ma la polemica di Cisapuni monta anche per quel che riguarda il merito della vicenda. “Ci sentiamo di chiedervi maggiore trasparenza - scrivono Peca e Costantini - avete scritto delle considerazioni importanti senza allegare alcun documento specifico, non si capisce se siete a conoscenza dei contenuti del provvedimento, oppure se le vostre riflessioni sono il frutto del racconto di De Carolis”.

Secondo i due sindacalisti, in tal caso “la vicenda sarebbe censurabile”, perché coperta da riservatezza e perché esporrebbe i tre colleghi dell’ufficio per i procedimenti disciplinari “ad attacchi di ogni genere, non da meno mediatici”. 

“Chiediamo a voi sindacati firmatari del documento ed allo stesso De Carolis - proseguono - di diffondere il provvedimento a tutto il personale affinché tutti noi possiamo fare delle riflessioni ed arrivare al 14 marzo, giorno dell’assemblea, con le idee chiare sulle domande da rivolgere e sugli interventi da fare in quella sede. Ci sembra un atto dovuto e di correttezza se, come è stato chiesto a tutti noi, è necessario esprimere solidarietà al collega De Carolis”. 

I sindacalisti di Cisapuni ritengono “censurabile una presa di posizione così violenta nei confronti dell’Ufficio Procedimenti Disciplinari, composto da Febo, Scimone e D’Antonio, che non hanno fatto altro che leggere, come si dovrebbe, un decreto ministeriale o qualsiasi documento di portata e importanza simile. Questo non significa - puntualizzano - che il provvedimento sia ritenuto da noi giusto o ingiusto”. Peca e Costantini invitano però a “difendere l’operato di colleghi del personale tecnico-amministrativo, il nome e la storia dell’ateneo”. Inoltre, incalzano, “si deve riflettere su chi rappresenta il personale tecnico-amministrativo in un organo, quale il Senato dell’Ateneo, che deve avere cura di rappresentare fatti e circostanze nella maniera vera e più trasparente possibile”.

La lettera si sofferma anche sulla vicenda, ossia le contestazioni rivolte da De Carolis al direttore generale Filippo Del Vecchio nella seduta del Senato dello scorso dicembre, che gli sono costate la sospensione. Secondo i sindacalisti del Cisapuni ci sarebbe “un errore macroscopico, ossia la confusione dei numeri da lire ad euro, con affermazione che l'Ateneo non sia collocato appieno nella terza fascia, senza alcuna limitazione”. 

Infine, una provocazione: “Perché - conclude la lettera - voi sigle sindacali, quando il signor De Carolis ha inviato l’esposto alla Digos nei confronti dei sottoscritti e dei colleghi Michetti e Tornar, non vi siete affrettati ad esprimere solidarietà nei nostri confronti?”.

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