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Cronaca

Sfratti: nel chietino nel 2011 i dati più bassi d'Abruzzo

L'Unione inquilini lancia l'allarme per l'aumento delle sentenze di sfratto, ma nella provincia di Chieti la situazione non è così grave: 59 provvedimenti nel 2011, un numero inferiore all'anno precedente

L’unione inquilini lancia l’allarme sull’emergenza sfratti, parlando di “sofferenza sociale acuta” causata dalle quasi 64 mila sentenze emesse in Italia. Di queste 56 mila per morosità che si aggiungono a 124 mila richieste di esecuzione forzata. 

Ma nella provincia di Chieti la situazione non è così drammatica. Leggendo i dati relativi al 2011 raccolti dal ministero dell’Interno, si nota che nel corso dell’anno passato sono stati emessi 59 provvedimenti di sfratto. Di questi 4 per finita locazione (2 nella città di Chieti) e 55 per morosità o altra causa, 32 nel solo capoluogo. Cifre inferiori del 4,84 per cento rispetto al 2010. Tanto che nel territorio provinciale non è stato eseguito nessuno sfratto.

Va peggio nelle altre province abruzzesi. Nel teramano i provvedimenti di sfratto sono stati 122 nel 2011. Di questi 14 per finita locazione (8 nella città di Teramo) e 108 per morosità o altra causa (67 nel capoluogo). Anche in questo caso i provvedimenti di sfratto sono meno del 2010: un abbassamento del 2,4 per cento. Le richieste di esecuzione sono state 86, ma nel  2010 erano il 28,93 per cento in più. 53 gli sfratti eseguiti, con un abbassamento del 41,11 per cento.

Più alti i numeri della provincia dell’Aquila, dove gli sfratti del 2011 sono stati 134. Di questi 24 per finita locazione, 11 nella sola città capoluogo e 110 per morosità o altre cause, 14 nel capoluogo. Numeri inferiori all’anno precedente del 10,67 per cento. Nell’aquilano le richieste di esecuzione sono state 341 con un innalzamento del 25,37 per cento. Gli sfratti eseguiti sono stati 106, senza differenze con l’anno precedente. 

La provincia in cui i provvedimenti di sfratto raggiungono quasi i livelli medi italiani è quella di Pescara, dove nel 2011 sono stati emessi 310 provvedimenti. Di questi 9 per necessità locatorie, 18 per finita locazione, 283 per morosità o altre cause. Con una variazione percentuale dell’1,31 rispetto al 2010. 
Le richieste di esecuzione raggiungono quota 1.245, pur diminuite del 1,66 per cento dall’anno prima. Meno anche gli sfratti eseguiti: 419, che si abbassano del 5,20 per cento confrontando i dati del 2010.

Per l’Unione inquilini la soluzione è “una sospensione immediata dell’esecuzione di tutti gli sfratti”, unita ad “un piano straordinario per gli alloggi popolari, utilizzando con priorità il patrimonio e le aree pubblici”.

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