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Cronaca Atessa

Mezzi vecchi per il trasporto dei lavoratori, la denuncia della Fiom Cgil: "Bus nel degrado, rischio intossicazione"

Il sindacato denuncia le condizioni dei mezzi per accompagnare i lavoratori alla Sevel e chiede l'intervento della Regione

La Fiom Cgil denuncia le pessime condizioni dei lavoratori pendolari Sevel. Il sindacato attraverso un duro comunicato spiega la situazione degli oltre 30 autobus che raggiungono l'azienda ogni giorno e le criticità segnalate: 

L’ultimo episodio che denunciamo è quello che si è verificato sulla linea Torricella Peligna Val di Sangro affidata a Tua, per una settimana sulla corsa di ritorno del 1° turno è stato utilizzato un autobus che già a prima vista dimostra tutto il suo stato di decadimento, ad entrarci dentro era ancora più evidente di come quel mezzo doveva aver finito la sua vita già da tempo in qualche centro di rottamazione ed invece viene utilizzato su percorso verso una zona interna che da sempre paga il prezzo di essere considerata di serie b e quindi ricettacolo dei peggiori mezzi.

Tanti di questi disservizi attengono alla sicurezza e mettono addirittura in discussione la integrità fisica degli utenti, questo come conseguenza di un degrado evidente dei mezzi di alcune società che hanno in concessione il servizio pubblico, vedi Tua e Atm.

Già dopo pochi chilometri l’ambiente interno si comincia a saturare di gas di scarico del motore che vi rientrano rendendo la respirazione impossibile e come soluzione l’autista apre la botola superiore del mezzo per cercare di far uscire i fumi ma facendo entrare tanta aria fredda, visto che il percorso sale lino a 900 mt sul livello del mare. Sabato si è sfiorata una intossicazione comune con le lavoratrici e i lavoratori hanno avuto bruciori di gola e mal di testa, questa è una condizione scandalosa che merita di essere affrontata con determinazione e conseguenze materiali evidenti, con questa denuncia chiediamo agli organi di vigilanza, carabinieri e polizia, di fare un sopralluogo nel parcheggio Sevel per verificare se tutti i mezzi sono in regola con revisioni annuali, per alcuni ci pare impossibile, e se rientrano nelle normative sulle emissioni considerando che gli euro 0 sono stati banditi.

Infine, alla luce dei fatti arrriva la richiesta alla Regione affidataria della concessione:

di fare le dovute verifiche, anche se siamo pessimisti visto che già da tempo facciamo questa richiesta senza esito positivo e questo ente è così assente tanto da non garantire più il servizio sul 3° turno della domenica lasciando a piedi non solo quelli che sono comandati in straordinario ma anche i tanti comandati strutturalmente su quel turno.

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