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Cronaca Ortona

Ortona, 250 chili di tonno rosso e pesce spada sequestrati

Il pesce era stato pescato con l'impiego di attrezzature non consentite e risultato privo di tracciabilità. Proseguono i controlli della Guardia Costiera

Prodotti ittici non tracciati, uso di attrezzature non consentite, inosservanza dei periodi di fermo biologico, omessa registrazione delle specie ittiche sui registri di bordo e mancata notifica delle cosiddette “catture accessorie” di esemplari di tonno rosso e pesce spada e pesca in zone vietate (sotto costa e nella zona di ripopolamento denominata Fossa di Pomo sita a circa 30 miglia dalla costa ortonese): sono tra le principali infrazioni rilevate nell'ambito di un'intensa attività di controllo della pesca condotta dalla Guardia Costiera di Ortona. 

Nella giornata di ieri, in particolare, sono stati sequestrati quattro esemplari di tonno rosso e tre di pesce spada per un totale di circa 250 chili, I prodotti sono stati rinvenuti durante lo sbarco nel porto di Ortona di alcuni motopescherecci.

Un’altra attività di controllo, questa volta sulla pesca cosiddetta “a strascico” ha portato nella giornata di martedì scorso al sequestro di attrezzi da pesca non consentiti, nello specifico di reti non regolamentari in quanto aventi maglie inferiori al minimo consentito di 40 mm e, pertanto: sono stati sequestrati circa 2 quintali di pesce.
Tutto il prodotto sequestrato è stato venduto all’asta presso il mercato ittico di Ortona ed il ricavato introitato all’Erario.

“I controlli, che continueranno anche nei prossimi giorni per la tutela del consumatore, dell’ambiente e dell’ecosistema marino, mirano anche a tutelare i numerosi pescatori onesti che potrebbero vedersi danneggiati rispetto agli operatori, professionisti e non, che, per contro, mirano al profitto esasperato non curanti del rispetto delle norme” dice il comandante della Capitaneria di porto Ortona, Capitano di Fregata Pio Oliva.
 

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