Il Nucleo sommozzatori della guardia di finanza di Pescara ha sequestrato 300 metri di reti da pesca di frodo sulla costa dei trabocchi e 10 nasse abusive lungo la costa di Francavilla. Le operazioni risalgono a giovedì scorso quando i sub della stazione navale hanno individuato nelle acque antistanti Fossacesia 300 metri di reti da pesca prive di identificazioni. I militari si sono insospettiti quando, durante il pattugliamento costiero, hanno notato un piccolo galleggiante a ridosso della costa, ritenuto un tipico riferimento dai pescatori di frodo e dopo un’attenta operazione subacquea, hanno potuto appurare come l’estrema vicinanza alla terra ferma di tali attrezzi abusivi, a circa 25 metri, e la mancanza di idonea segnalazione risultavano sere un evidente pericolo per l’attività di balneazione e per la pesca subacquea-sportiva. 

Nella stessa mattinata a Francavila al Mare i finanzieri hanno sequestrato di altri strumenti dediti alla pesca abusiva: nello specifico 10 “nasse” dislocate lungo una cima di circa 200 metri e completamente prive di codici identificativi e di segnalazione risultando quindi essere anche un evidente pericolo per la navigazione. 

“La pesca di frodo – sottolinea in una nota la GdF -è un particolare tipo di illecito che da tempo imperversa lungo molte coste italiane. Quella abruzzese poi è spesso meta di soggetti provenienti da altre regioni oltre che da pescatori abusivi locali, alimentando un mercato nero che muove importanti cifre contribuendo ad accrescere il fenomeno dell’evasione fiscale. In questo contesto i militari del Reparto operativo aeronavale conducono costantemente l’azione di vigilanza e controllo del territorio al fine di garantire il rispetto delle norme e la sicurezza dei cittadini”.