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Cronaca

Rifiuti in fiamme nel piazzale dell'azienda: scatta il sequestro preventivo

Il provvedimento per evitare il rischio di ulteriori incendi e prevenire la reiterazione dei presunti reati ambientali contestati alla ditta

A quasi 11 mesi dall'incendio che divampò alla Iron Metal, il piazzale dell'azienda è stato sottoposto a sequestro preventivo dagli agenti della I sezione squadra mobile, su disposizione del gip del tribunale di Chieti.

Il rogo divampò nella notte del 31 maggio 2019, in un cassone che conteneva materiale già lavorato per lo smaltimento dei rifiuti, attività di cui si occupa la Iron Metal. I vigili del fuoco impiegarono diverse ore per domare le fiamme che distrussero un cumulo di materiali di risulta tra plastica, gomma e metalli vari.

Dai sopralluoghi scattati in seguito all'avvio dell'indagine per ricostruire la causa dell'incendio, effettuati dalla squadra mobile di concerto con i tecnici dell'Arta e dei carabinieri forestali di Chieti, sono emerse presunte modalità operative non conformi alle autorizzazioni rilasciati all'azienda. 

In particolare, le indagini contestano accumuli di rifiuti di provenienza non tracciata contenenti materiali infiammabili. All'interno del cumulo di rifiuti bruciati, infatti, sono state trovate parti di pneumatici rimasti intatti.

Le caratterizzazioni svolte dall'Arta, in particolare, hanno rilevato la presenza di materiali inorganici contenenti sostanze pericolose, assoggettabili a rifiuti pericolosi, che secondo quanto è stato ricostruito sarebbero stati stoccati dalla ditta da tempo rilevante, al punto da configurare attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

Il piazzale della ditta è stato sottoposto a sequestro preventivo per evitare il rischio di ulteriori incendi e prevenire la reiterazione dei presunti reati ambientali contestati.

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