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Cronaca

Vaccinazioni e sistema nervoso: seminario organizzato dalla Clinica Pediatrica

Martedì 9 aprile alle 14,30 seminario dedicato alle vaccinazioni nei bambini e al rischio di sviluppare malattie del sistema nervoso. Sarà tenuto dal Prof. Guido Morgese, dell’Università di Siena

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ChietiToday

Martedì 9 aprile alle ore 14.00, presso il Centro di Ricerca Clinica del Campus Universitario di Chieti, sarà organizzato dalla Clinica Pediatrica dell’Ospedale di Chieti un Seminario dedicato alle Vaccinazioni nei bambini ed il rischio di sviluppare Malattie del Sistema Nervoso.

Il Seminario sarà tenuto dal Prof. Guido Morgese, dell’Università di Siena e rientra nelle attività della Scuola di Specializzazione in Pediatria e del Dottorato di Ricerca in Fisiopatologia Materno-Infantile.

Le vaccinazioni contro le infezioni hanno avuto un  ruolo straordinario nel salvare molti milioni di vite umane e nel migliorare la salute di centinaia e centinaia di milioni di persone, soprattutto bambini. Tuttavia, le vaccinazioni, che insieme alla potabilizzazione dell’acqua e all’uso degli antibiotici rappresenta il più grande successo della medicina negli ultimi due secoli, è tuttora motivo di diffidenza in alcuni settori della popolazione e, talvolta, tra gli operatori sanitari.

Prevenire le malattie è il compito principale della sanità pubblica: per il singolo individuo e per la collettività, è sempre più facile e vantaggioso, anche in termini economici, prevenire una malattia piuttosto che curarla. I vaccini sono utili a chi li riceve perché impediscono che si contragga la malattia infettiva, ma sono utili anche a chi non si sottopone alla vaccinazione perché riducono in ogni caso il numero delle persone suscettibili all’infezione nella popolazione e ne ostacolano la facilità di diffusione.

Sebbene la maggior parte delle vaccinazioni sia eseguita in età infantile o durante l'adolescenza, è importante ricordare che i vaccini possono essere eseguiti anche dagli adulti, soprattutto per quanto riguarda i 'richiami' periodici di alcune vaccinazioni eseguite da bambini, come, ad esmpio, l'antitetanica. Gli adulti potrebbero anche utilmente vaccinarsi se da bambini, non hanno contratto malattie come il morbillo o la varicella, prima che i loro figli contraggano a loro volta queste infezioni all’asilo o a scuola e li contagino. Questo perché diverse infezioni infantili possono spesso avere, nell'adulto, un andamento più serio e con più complicanze rispetto al bambino

Ovviamente, i vaccini possono avere potenzialmente effetti avversi: ad esempio il vaccino contro il morbillo può determinare encefalite in 1 caso su milione (cioè 1000 volte meno del virus del morbillo). Inoltre, la vaccinazione contro il morbillo con virus ucciso ha provocato negli anni ’60 vari casi di gravi reazioni, definite “morbillo atipico”. Nondimeno, debellare il vaiolo con il vaccino  antivaioloso (primo vaccino utilizzato già alla fine del ‘700, quando ancora non si erano scoperti né virus, né batteri), è costato alcune morti e varie encefaliti. Infine, gli straordinari meriti del vaccino Sabin nel debellare la poliomielite non annullano i pur rari casi di paralisi nei soggetti con deficit immunitari.

Durante il Seminario sarà data importanza anche alla relazione tra vaccini ed autismo, che ha ricevuto la attenzione dei media ed ha avuto un grande impatto sulla opinione pubblica.

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