“Seat-belt”, controlli della polstrada teatina sull'utilizzo delle cinture
L’operazione europea “seat-belt” per la comunicazione dell’importanza dell’uso dei sistemi di sicurezza passiva: verifiche della polizia stradale di Chieti sull'utilizzo delle cinture di sicurezza, anteriori e posteriori, e i sistemi di ritenuta dei bambini
E’ soprattutto una gigantesca operazione di sensibilizzazione all’utilizzo da parte degli automobilisti dei sistemi di sicurezza passiva a bordo dei veicoli quella promossa dal Network europeo delle polizie stradali “Tispol” e che si è conclusa nella giornata di ieri in 29 Paesi europei, Svizzera compresa; per tre giorni consecutivi, 9 – 11 ottobre, le pattuglie in servizio di vigilanza stradale hanno avuto quale primario obiettivo quello di controllare il rispetto dell’obbligo di utilizzo delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta per bambini.
Per la provincia teatina l’operazione ha prodotto una ventina di contesti con riferimento all’articolo 172 del Codice della Strada che prevede , in caso di violazione una sanzione amministrativa pecuniaria, e la decurtazione di cinque punti (se a commettere la violazione è il conducente del veicolo) con il corollario della sospensione della patente di guida se si commette la seconda violazione nel biennio successivo alla prima.
I risultati complessivi della campagna “Seat-Belt” saranno raccolti dagli uffici capo e successivamente trasmessi, per il monitoraggio e le iniziative da proporre ai Governi, al gruppo operativo “Tispol”.