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Cronaca Madonna del Freddo / Via Ferdinando Ferri

La Vicentini abbandonata e il quartiere fantasma, Colantonio: costa troppo

La scuola inagibile da cinque anni, dopo il terremoto, Alessandro Marzoli presenta un'interrogazione e sottolinea le condizioni critiche del quartiere. Che fine ha fatto il progetto di recupero della Caserma Berardi?

La scuola Vicentini in via Ferri è completo abbandono, come l'intero quartiere che la ospita. Alessandro Marzoli torna a parlare della struttura resa inagibile cinque anni fa a causa del terremoto. La Vicentini, come del resto molte altre infrastrutture, è ancora inutilizzabile.

Il vicepresidente del Consiglio Comunale presenterà un'interrogazione al sindaco per capire perchè non sono stati programmati interventi di ristrutturazione e se l’edificio della scuola Vicentini rappresenta un pericolo per le abitazioni adiacenti e per coloro che passano nei pressi dell’istituto. "Un plesso scolastico che per decenni ha ospitato generazioni di teatine e teatini viene lasciato deperire mese dopo mese ed è ormai luogo lasciato solo alle incursioni dei vandali - sottolinea Marzoli -  In cinque anni di amministrazione di centrodestra non è stato previsto nulla per le Vicentini, e passati gli inevitabili disagi per le famiglie che da Madonna del Freddo, Sant’ Anna e Sacro Cuore accompagnavano lì i propri figli oggi la scuola è un monumento all’abbandono".

COSTI ELEVATI -Non si è fatta attendere la risposta dell'assessore ai Lavori Pubblici Colantonio, che ha ribadito l'impossibilità di intervenire a causa dei costi troppo elevati, quasi 3 milioni di euro nel 2010. "Il criterio dettato dalle leggi in materia di adeguamento sismico è stato sempre quello di valutare i costi di ripristino in relazione alla economicità e congruità della spesa rispetto a un recupero del patrimonio edilizio - fa sapere Colantonio - Per le Vicentini tale spesa prevista aveva due tipi di vincoli: il primo di carattere economico, legato all’effettivo, ingente costo; il secondo legato a un problema di carattere geo-morfologico che vede l’intera area, ove è ubicata la struttura scolastica, a ridosso di una zona rossa ad alto rischio e il sito della scuola ricompreso totalmente in un’area a scarpata morfologica, quindi decretata ad alto rischio di frana. Pertanto, la zona non aveva alcuna caratteristica di sicurezza per ricollocarci una nuova scuola semmai la stessa fosse stata demolita e ricostruita rendendo, altresì, vano qualsiasi tipo di ristrutturazione".

L’amministrazione ha avanzato richiesta di finanziamento alla Regione Abruzzo per l’adeguamento sismico dell’area prevedendo, nel rispetto della normativa, la demolizione totale e rimozione dell’edificio che costerebbe alla collettività circa 500mila euro. "Per la ricostruzione di un edificio che abbia le stesse caratteristiche volumetriche e dimensionali dell’attuale Vicentini - aggiunge Colantonio -, occorrerebbe un’area edilizia idonea di dimensioni superiori a ettari 2,5 (25.000 mq) i cui  costi di acquisizione si avvicinerebbero ai 2 milioni di euro".

Non è solo la scuola a essere abbandonata ma un intero quartiere, dal Sacro Cuore fino a Sant’ Anna. "Qui- riprende Alessandro Marzoli - hanno visto abbandonare anche un’altra grandissima struttura, quella della Caserma Berardi. La futura destinazione sembra essere quella di sede dei Carabinieri, ma ad oggi gli spazi, che nel frattempo potrebbero essere aperti alla città, restano vuoti. In una città che vede il centro storico svuotarsi di uffici ed energie va evitato con ogni mezzo che anche i quartieri a ridosso del centro storico possano perdere la loro funzione residenziale. Oggi queste aree sembrano essere un vero e proprio quartiere fantasma".

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