Il Nucleo di Polizia Tributaria di Chieti ha concluso un’attività autonoma denominata “Operazione campus”, finalizzata a reprimere il diffuso fenomeno degli affitti “in nero” a studenti universitari e lavoratori.

Dall'incrocio di un' immensa mole di dati e di elementi acquisiti presso gli uffici finanziari, gli enti locali, le società di erogazione dei servizi pubblici (acqua, luce e gas) e, soprattutto, presso l’Università di Chieti, la cui collaborazione si è rivelata determinante, la Polizia ha estrapolato un elenco di situazioni irregolari, molte delle quali emerse anche grazie alle banche dati dell’anagrafe tributaria e alle diverse segnalazioni giunte al 117.

Per portare a termine l'analisi sono stati recapitati ai mille soggetti dei questionari che, successivamente analizzati, hanno portato ad evidenziare circa il 10% di situazioni irregolari.

L'Operazione Campus ha così rinvenuto l'esistenza di imposte sui redditi evase per oltre 900.000 euro, irap evasa per circa 135.000 euro,di iva e ici non versate per circa 13.557 euro e oltre 9.000 euro

Quattro persone completamente sconosciute al fisco, di cui uno che esercitava abitualmente l’attività di affittacamere dal 1982 con regolare licenza della questura, senza aver mai istituito la partita iva, sono state scoperte. Decine poi, le omesse comunicazioni di cessione fabbricato (l'irregolarità contestata è di oltre 6.400 euro) rinvenute.

L'operazione Campus ha permesso di segnalare alla Guardia di Finanza le irregolarità emerse nei confronti di alcuni residenti fuori dalla provincia e di individuare diverse agenzie immobiliari che hanno percepito somme a titolo di intermediazione nei contratti di locazione immobiliare, senza aver emesso il previsto documento fiscale.