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Cronaca

Un mese fa se n'è andato Silvio Stella: solo ora arriva l'accompagnamento per la sua malattia

La beffa burocratica acuisce il dolore dei familiari. La sorella si era vista negare l'aspettativa retribuita per assisterlo

La sua morte, un mese fa, ha commosso i tantissimi che lo conoscevano a Chieti e non solo, dove Silvio Stella, scomparso a 35 anni il 27 dicembre, era noto soprattutto per la sua attività di fotografo. Con il suo obiettivo, per anni, ha immortalato feste e cerimonie in Abruzzo e di recente aveva aperto il suo atelier a Brecciarola. Finché, a febbraio, gli era stata diagnosticata la leucemia. 

Per mesi, Silvio l'ha combattuta con tutta la forza che il suo carattere solare e spiritoso riusciva a dargli. Oggi, un mese dopo la sua scomparsa, la vicenda di Silvio torna al centro della cronaca per una beffa che ha del clamoroso. Soltanto adesso, a Silvio è stato concesso l'accompagnamento per la sua malattia. Una burocrazia beffarda e lenta ha emesso il suo verdetto trenta giorni dopo la fine della sua battaglia. 

Una beffa ulteriore, come racconta la sorella Lucia a Fan Page, considerato che proprio lei aveva dovuto prendere un'aspettativa non retribuita dal lavoro per poterlo assistere durante la malattia, perché l'Inps aveva negato quella retribuita, nonostante anche il padre dei due ragazzi sia un malato oncologico. 

Ora, che la burocrazia è arrivata con un ritardo che acuisce ulteriormente il dolore, ai suoi familiari non resta che ricordare la forza di Silvio, che poco tempo prima di morire, per il suo compleanno, aveva chiesto come regalo di effettuare una donazione alla sezione interprovinciale Pescara Teramo dell'Ail (Associazione Italiana contro le Leucemie-linfomi e mieloma).

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