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Cronaca Atessa

Lavoratore licenziato, un'ora di sciopero in Sevel e Fada

La protesta è indetta dall'Unione sindacale di base, che ritiene ""pretestuoso e illegittimo" il licenziamento

Sciopero alla Sevel di Atessa e alla Fada Qs nella giornata di venerdì. La protesta, indetta dall'Unione sindacale di base, deriva dal licenziamento, ritenuto dal sindacato "pretestuoso e illegittimo per le modalità con cui è avvenuto", di uno dei lavoratori della Fada, che si occupa per la Sevel di controllo qualità per conto delle ditte fornitrici della componentistica per il furgone Ducato. 

Lo sciopero è in programma nelle due aziende per venerdì 28 febbraio, nel turno B e centrale dalle 9.15 alle 10.15, nel turno A dalle 16.30 alle 17.30, nel turno C dalle 4.45 alle 5.45 di sabato 29. 

L'Usb invita alla partecipazione "in solidarietà a un operaio che ha lavorato quotidianamente al nostro fianco e che ha subito un licenziamento pretestuoso perché ha deciso, insieme ad alcuni suoi colleghi, di alzare la testa e ribellarsi ad una situazione di sfruttamento".

"Diventa preoccupante - si legge in una nota - il clima che si è instaurato in questo paese dove aziende senza scrupoli, grazie anche ad accordi sindacali firmati da sindacalisti accomodanti, rendono la vita lavorativa di tanti operai un continuo ricatto implicito: senza la possibilità di usufruire di ferie secondo le disposizioni di legge poiché diventano una forma di ammortizzatore sociale in mancanza di lavoro, di permessi poiché finiscono nell’organizzazione del lavoro,  con buste paga e retribuzioni non in linea con le attività lavorative svolte, restare a disposizione dell’azienda talvolta anche 7 giorni su 7 o dover ricorrere a scioperi per vedersi pagata la 13ma".

"I lavoratori Fada - si legge - si sono visti recapitare: richieste di trasferte all’estero (Polonia, Grecia, Germania, ecc) con preavvisi di poco più di un giorno e chi ha accettato con spirito di sacrificio e stato rimandato alla base solo dopo un giorno lavorativo, contestazioni disciplinari pretestuose, lasciati a casa in banca ore dopo qualche iniziativa sindacale o dopo un periodo di malattia ed infine anche una lettera di licenziamento ad uno di loro. Tutto questo perché chiedono il rispetto di leggi e contratti. L’Usb ha avviato tutto le procedure per verificare la corretta applicazione dei contratti e delle leggi e farà di tutto per tutelare i lavoratori. L’Usb chiede l’immediato ritiro del provvedimento di licenziamento del lavoratore, la cessazione di tutti gli atteggiamenti antisindacali da parte di Fada Qs, esprime piena solidarietà e vicinanza al lavoratore ingiustamente licenziato".

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