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Cronaca

Lunedì 19 dicembre: sciopero dei servizi pubblici a Chieti

Sciopero generale di otto ore nel pubblico impiego e nella sanità contro la manovra indetto da Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa. Disagi alle poste, nelle scuole e nel ramo della sanità

Uno sciopero generale nei servizi pubblici è stato proclamato per oggi (lunedì 19 dicembre) da Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa.

I sindacati protestano contro una manovra definita "iniqua e classista".

Disagi alle poste, nelle scuole e nel ramo della sanità.

Manovra, il 19 dicembre indetto sciopero generale nei servizi pubblici

Saranno inevitabili ritardi e disservizi nei pagamenti e nella consegna della corrispondenza. Mentre nel settore scuola i segretari Cgil, Cisl e Uil annunciano uno stop per l'ultima ora di lezione e convocano un'assemblea regionale dalle 10 alle 13 presso la sala dei Marmi della Provincia di Pescara.

Nelle università i dipendenti si fermeranno per l'intera giornata.

I lavoratori dell'Inpdap di Chieti scenderanno in piazza assieme a tutti i lavoratori del pubblico impiego, partecipando allo sciopero e alla manifestazione regionale organizzata a Pescara, per chiedere di modificare le misure imparziali della manovra in tema di previdenza, fisco e crescita economica.

"Risulta inaccettabile la soppressione dell’Inpdap così come posta in atto dall’attuale Governo - spiega il segretario generale della Cgil Fp Chieti Andrea Gagliardi - col decreto in questione si fa venire meno la dignità di un Ente e dei suoi lavoratori che vengono accorpati all’Inps non in base a regole precise e trasparenti, ma addirittura con il rischio di essere messi in mobilità. Questa modalità appare quasi punitiva, come se si trattasse di un Ente inutile o in dissesto. Lo sforzo dei lavoratori, invece, è sempre stato quello di dare all’Inpdap una maggiore efficienza con il risultato positivo di maggiore efficienza. Il Governo non si è preoccupato di offrire garanzie di continuità del servizio per la Previdenza Pubblica e salvaguardare il patrimonio
professionale di tutto il personale".

Manifestazioni dei lavoratori sono previste in tutta Italia e a Roma di fronte al Parlamento.

"Al centro della mobilitazione unitaria - si legge nel comunicato sindacale - la richiesta di modificare il testo durante l'iter parlamentare al fine di ottenere: una riforma della previdenza che non sia scaricata sulle spalle di lavoratori e pensionati; misure che colpiscano per la prima volta evasione e grandi patrimoni; una riforma fiscale che alleggerisca la tassazione sui redditi da lavoro dipendente e da pensione; una riqualificazione della spesa pubblica che consenta di trovare le risorse per la crescita e per il rinnovo dei contratti senza penalizzare ulteriormente il welfare locale e la sanità e che eviti pasticci sulla ristrutturazione delle istituzioni centrali e locali, come nel caso delle province; l'eliminazione degli ulteriori tagli alle autonomie locali; una riorganizzazione degli enti, anche quelli previdenziali (come il super-Inps), attraverso una vera contrattazione che garantisca la tenuta occupazionale e punti al miglioramento dei servizi e non a una mera operazione ragionieristica".

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