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Cronaca

Recuperati i cinque escursionisti bloccati sul Gran Sasso: notte all’addiaccio a quota 2.400 metri

Stamattina l’elicottero del 118 è decollato dall’aeroporto di Preturo (L'Aquila) e le squadre del Soccorso Alpino e Speleologico li hanno recuperati sani e salvi

Sono stati recuperati sani e salvi stamattina i cinque escursionisti pugliesi, di età compresa tra i 27 e i 42 anni, che ieri sera erano rimasti bloccati sul Gran Sasso. Stanno tutti bene.

I cinque, che hanno trascorso la notte all’addiaccio, a quota 2.400 metri, poco prima di raggiungere la vetta e sono stati in contatto telefonico con le squadre del Soccorso Alpino e Speleologico abruzzese, che li hanno sentiti anche alle 5 di stamattina.

Erano partiti da Prati di Tivo (Teramo) per raggiungere la vetta del Corno Piccolo, ma verso le 20.30 sono rimasti bloccati, a quota 2.400 metri, poco prima di raggiungere la cima. Appena si sono resi conto che non sarebbero riusciti a salire in quota e né a riscendere in tempo, hanno allertato il 118, che ha attivato il protocollo dei soccorsi in montagna, interpellando il Soccorso Alpino e Speleologico abruzzese.

I soccorritori si sono subito messi in contatto telefonico con i cinque escursionisti, che fortunatamente stavano bene e hanno organizzato le squadre di terra, che sono partite in nottata e stamattina all’alba hanno raggiunto l’area dove erano accampati i cinque turisti. Contemporaneamente ieri sera è stato allertato l’aereo dell’aeronautica militare, che è decollato da Pratica di Mare, ma le forti raffiche di vento hanno reso impossibile al velivolo di avvicinarsi alla vetta ed effettuare il recupero.

Stamattina l’elicottero del 118 è decollato dall’aeroporto di Preturo (L'Aquila) e le squadre del Soccorso Alpino e Speleologico hanno recuperato sani e salvi i cinque escursionisti.

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