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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Villa Pini: salta la vendita, Petruzzi resta per altri 2 mesi

La società Santa Maria de Criptis non si presenta alla firma dell'atto d'acquisto definitivo. Alla curatrice Ivone il compito di decidere se indire una nuova asta di vendita o assegnare la clinica alla seconda società

Nulla di fatto per la clinica Villa Pini nel giorno in cui la società Santa Maria de Criptis, che si era aggiudicata la struttura all'asta lo scorso 20 giugno per 31 milioni e 50 mila euro, avrebbe dovuto firmare il contratto di vendita. 

Questa mattina (martedì 30 luglio) la società aggiudicataria non si è pesentata, ma ha inviato una mail al notaio Alfredo Pretaroli, in cui giustificava l'assenza con il fatto che l'inventario dei beni aziendali non risulta ancora completato. 

Un esito che non era inaspettato, visto che la società che ruota intorno a Carmine De Nicola aveva già presentato istanza di sospensione, rigettata dal giudice delegato Nicola Valletta. 

L'attività sanitaria, comunque, resta garantita: l'attuale gestore Nicola Petruzzi e la curatela fallimentare si sono accordati per una proroga della gestione del policlinico di Abano Terme per altri due mesi. La società aggiudicataria, però, ha perso l'assegno di cauzione da 1 milione di euro. Entro le prossime 48 ore la curatela, rappresentata dall'avvocatessa Giuseppina Ivone, dovrebbe decidere se assegnare la clinica alla società che ha presentato la seconda offerta più alta nell'asta di vendita (e a quel punto Villa Pini andrebbe alla casa di cura Santa Cecilia di Roma, che fa capo all'imprenditore della sanità privata Luigi Pierangeli, che si era fermata ad un rilancio di 31 milioni) o se indire la sesta gara d'acquisto.

Le prime quattro erano andate deserte, l'ultima era partita da un prezzo base di 16 milioni di euro, cifra offerta dall'affittuario Petruzzi per rilevare la clinica e con i rilanci delle tre società partecipanti la clinica era stata venduta per 31 milioni e 50 mila euro.

Resta la delusione di lavoratori e sindacati, che poco più di 10 giorni fa, il 19 luglio, hanno lavorato a lungo per siglare un accordo sindacale che lasciava spazio all'ottimismo. E invece l'odissea di Villa Pini non è ancora finita.

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