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Cronaca

Salta la lirica al Marrucino, da sabato il teatro chiuso: "Dalla Regione solo promesse"

Non è possibile erogare i contratti e realizzare le coproduzioni. Il contributo regionale per il 2018 non è arrivato. Il presidente del Cda Sicari: "Una mancanza di attenzione incomprensibile"

La stagione più sofferente del teatro Marrucino è appena iniziata e si traduce in una 'non stagione'. Salta infatti la produzione lirica, con i tre spettacoli calendarizzati - due in coproduzione con lo Sferisterio di Macerata - e la struttura da sabato prossimo, dopo gli appuntamenti della Notte Europea dei Ricercatori, chiude in segno di protesta.

Mancano all'appello 300 mila euro di contributo ordinario dalla Regione, più 200 mila di contributo straordinario per il bicentenario. Contributi senza i quali il Marrucino non può accedere ai 125mila del MiBact per la produzione lirica, facendo saltare anche gli incassi di circa 55mila euro. Tante le lettere di promessa dal governo regionale. Il presidente del Cda Cristiano Sicari e il sindaco Di Primio assieme al presidente dello Sferisterio Luciano Messi hanno incontrato il presidente reggente della Regione Giovanni Lolli, ma fino ad oggi non sono arrivate certezze.

"I contratti non si fanno con il 'ti darò', 'stai tranquillo': noi abbiamo bisogno di certezze - le parole di Sicari in conferenza stampa questa mattina nell'ufficio del sindaco - se l'erogazione arriva un anno dopo, ne perdiamo di credibilità".

E ancora: "La Regione ci ha sempre sostenuto, ci sembra legittimo continuare a confidare nel sostegno di quest'ente, che è partecipe del teatro e non spettatore dal momento che, come ha ricordato Di Primio, ha un suo componente eletto nel Cda (Paolo De Cesare, ndr)".

"Entro il 15 settembre chiedevamo certezza documentabile per farci andare avanti - ha aggiunto Di Primio - ma ad oggi questa situazione non è stata risolta. Ho sentito Lolli l'ultima volta sabato mattina, mi ha detto 'siamo pronti', ma non è stato in grado di garantire nulla per problemi amministrativi. Noi, come Comune, non ce la sentiamo di promettere se non siamo sicuri. Finita la comprensione, subentra la necessità della preservazione del teatro Marrucino. Per cui, da sabato prossimo, cambierà totalmente l'organizzazione del Marrucino rispetto a quello che avevamo immaginato".

Di Primio: "Oggi non abbiamo bisogno di buoni propositi ma di 200mila euro"

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