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Cronaca Rocca San Giovanni

Guida Blu 2012: le acque di Rocca San Giovanni in vetta alla classifica

La località si conferma si conferma in vetta nella mappa abruzzese delle vacanze con le località costiere e di lago amiche dell'ambiente e guadagna 4 stelle. Male Vasto e San Vito Chietino

Anche quest'anno Rocca San Giovanni figura come prima località abruzzese nella Guida Blu 2012, il vademecum dell’estate che segnala le mete di mare e di lago per una vacanza all’insegna della tutela del territorio.

Tutti teatini e teramani i 12 comuni balneari abruzzesi rientranti nell'elenco, che assegna un massimo di 5 vele. Con 4 vele il primo è Rocca San Giovanni seguito da Pineto e Giulianova (3 vele), San Vito Chietino, Ortona, Torino di Sangro, Roseto degli Abruzzi, Tortoreto, Alba Adriatica e Martinsicuro (2 vele) e Silvi (1 vela).

Gli ottimi risultati rischiano però di essere vanificati da una non sempre corretta pianificazione del territorio. L'allarme arriva da Legambiente Abruzzo : "I cattivi esempi sono San Vito Chietino, Vasto e Silvi - asserisce il presidente Angelo Di Matteo - dove si tende in genere a privilegiare nuovo cemento e consumo di suolo rispetto al recupero e alla valorizzazione del patrimonio edilizio esistente".

Serve una risposta istituzionale forte se davvero si vuole tutelare il suolo e il paesaggio dai morsi della speculazione immobiliare e finanziaria. Gli  aspetti ambientali sono molto importanti nella pianificazione di una vacanza, almeno per il 35% degli europei, come dimostra un recente sondaggio realizzato da IPR Marketing per Fondazione UniVerde.

E infatti le località con il maggior numero di vele nella Guida Blu sono quelle che utilizzano la qualità come fattore di competizione sul mercato turistico. In quei comuni stabili ai primi posti della classifica della Guida Blu, sono cresciute più della media nazionale sia l’offerta turistica, prevalentemente a un’offerta non convenzionale come gli agriturismi, sia la domanda turistica.

E sempre secondo l' IPR, proprio la sostenibilità è considerata un’opportunità di crescita per le destinazioni (45%), quando non addirittura una necessità (42%), tanto che il 56% degli italiani si è dichiarato “disponibile a pagare qualcosa in più se c’è garanzia per l’ambiente”.

 

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