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Cronaca

Di Santo resta in carcere, per il gip potrebbe scappare o colpire ancora

Il gip del tribunale Di Pescara De Ninis nega i domiciliari chiesti dall'avvocato Di Pietro. La misura cautelare in carcere è stata applicata in particolare per l'incendio al tribunale del 10 gennaio

Roberto Di Santo resta in carcere. Lo ha deciso il gip del tribunale di Pescara, Luca De Ninis.

La misura cautelare in carcere è stata applicata in particolare per l’incendio appiccato il 10 gennaio scorso davanti all'auto della sorella di fronte al tribunale di Chieti. Per il gip sussiste il pericolo di reiterazione dei reati e di fuga.

Di Santo è rinchiuso nel carcere di San Donato, a Pescara, da venerdì scorso (18 gennaio) dopo una latitanza di undici giorni. Deve rispondere di danneggiamenti e strage.

Nell’interrogatorio di ieri (lunedì 21 gennaio) il 58enne originario di Roccamontepiano ha ammesso di essere il responsabile di tutti gli incendi per cui è indagato, ma ha precisato di non aver mai voluto fare del male a nessuno. Per questo il difensore Alfredo Di Pietro aveva chiesto gli arresti domiciliari. Una richiesta non accolta dal gip De Ninis.

Ex casa famiglia incendiata a Chieti / foto Rapposelli

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