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Cronaca

Il ricordo di Roberto D’Orazio: è stato il “re delle dolcezze quotidiane”

Ha addolcito le feste di tanti teatini che facevano la fila per portare a casa un vassoio con i suoi cannoli, babà e bignè, la sua pasticceria riempiva di profumi il quartiere. L'omaggio di Roberto Petruccelli al re del Caffè Vittoria

Un altro personaggio illustre di Chieti se ne è andato. Venerdì 18 ottobre, prematuramente, è venuto a mancare Roberto D’Orazio, conosciuto da tutti in città. Un uomo buono ed onesto, che ha dedicato tutta la sua vita alla famiglia e al lavoro, con grande senso di imprenditorialità. Non per nulla riconosciuta ufficialmente con una targa ricordo alla famiglia dalla Confcommercio di Chieti.

Da anni aveva rilevato il Caffè Vittoria, luogo simbolo della città, dove sono passati personaggi minori e maggiori del nostro territorio. Un Caffè che ha ispirato poeti vecchi e nuovi, come Mario D’Alessandro che a dedicato, assieme al maestro Peppino Pezzulo, al Vittoria una canzone.

Roberto, con la sua azienda familiare, ha addolcito le feste di tanti teatini che facevano la fila per portare a casa un vassoio con le sue paste, dai cannoli ai babà, dai bignè alle torte tradizionali, il dolce d’oro della Nonna, a base di ricotta, che ricordo fu un omaggio alle prime edizioni di “Risateate” con un dolce dedicato a quel Festival del Peperoncino, il “dolce di Risateate”.

Ora che si avverte la sua mancanza, portato via da una patologia che poteva probabilmente essere curata, Roberto D’Orazio viene già rimpianto, oltre che dalla amata e inseparabile moglie Lucia Manzini, dalle adorate figlie Gabriella, Mariangela e Renata, i vivaci nipoti, dai familiari, anche dall’intera città. Contava numerosi amici, ma soprattutto quelli che lo ritenevano il “re delle dolcezze quotidiane” della città, che ne aveva bisogno, viste le amarezze che sta vivendo in questi ultimi anni di crisi, di abbandono e di isolamento economico e sociale.

Eccolo Roberto D’Orazio assiso sul suo “trono” alla cassa del Gran Caffè Vittoria in Corso Marrucino; eccolo come un angelo tutelare supervisionare il laboratorio della storica pasticceria di Vico Storto San Ferdinando che riempiva dei suoi profumi il quartiere.

La Voce dei Marrucini, che lo ha avuto come lettore e sostenitore, lo ricorda per la sua generosa disponibilità, il suo sereno carattere, capace di donare sorrisi a tutti. Avremo modo di ricordarti sempre Roberto, tra noi e su queste colonne, portando nella memoria le tante …dolcezze che ci hai donato. 

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