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Cronaca

Scuole, da settembre a rischio trasporti e assistenza per gli studenti disabili

L'allarme dell'Upi: con la legge Delrio le Province non sono più titolari della funzione relativa ai servizi per disabili. I presidente della province chiedono un incontro urgente all’assessore regionale alle Politiche Sociali Marinella Slocco

Il servizio di trasporto e di assistenza scolastica specialistica ai ciechi e sordomuti, gli interventi finalizzati all’integrazione scolastica e l’assistenza educativa domiciliare sono a serio rischio da settembre. E' l'allarme rilanciato ieri da Enrico Di Giuseppantonio, presidente della Provincia di Chieti e presidente dell’UPI Abruzzo, assieme ad Antonio Del Corvo, presidente della Provincia dell’Aquila, Walter Catara, della Provincia di Teramo e Guerino Testa, provincia di Pescara i quali sottolineano i primi problemi applicativi della legge Delrio che già mostra tutta la sua fragilità in questa fase transitoria, nell’attesa di un accordo Stato – Regioni, lassciando però spazio a incertezze che mettono a rischio la continuità dei servizi attualmente erogati a livello provinciale.

      

“Con la legge Delrio le Province non sono più titolari della funzione relativa ai servizi per disabili - affermano i quattro Presidenti di Provincia- uno svuotamento di funzioni generale cui ha corrisposto progressivamente uno svilimento delle risorse da parte dello Stato. I servizi di assistenza e trasporti ai disabili, in particolare, sono stati delegati alle Province dalla Regione Abruzzo con la previsione di un contributo del 50 %. Negli ultimi anni, purtroppo, anche il finanziamento regionale si è notevolmente ridotto con una stima che sfiora il 17%".

La spesa complessiva che le Province abruzzesi hanno affrontano nell’ultimo anno per erogare entrambi i servizi è di circa 7 milioni, a fronte di 1 milione di contributo regionale. “La Regione -concludono i presidenti delle Province abruzzesi- in applicazione della Delrio, deve riorganizzare le funzioni delegate alle province, individuare l’ente competente e trasferirgli anche le risorse necessarie a preservare la qualità del servizio. Abbiamo già chiesto un incontro urgente all’assessore regionale alle Politiche Sociali Marinella Slocco e abbiamo indirizzato una lettera congiunta affinchè la Regione si attivi il prima possibile per chiarire la sua posizione: settembre è vicina e l’anno scolastico 2014-2015 alle porte, già sono tante le famiglie e le associazioni degli studenti che sollecitano garanzie che oggi, noi Province, non siamo in grado di dare ”.

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