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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Di Primio: "Nessun rifiuto urbano proveniente da Pescara sarà conferito a Chieti"

L'amministrazione comunale di Chieti ribadisce la sua contrarietà allo smaltimento dei rifiuti prodotti dai Comuni della Provincia limitrofa nella discarica Casoni. Il sindaco sollecita la riapertura delle altre discariche in Abruzzo e dice: "Il nostro obiettivo è chiudere la Casoni"

L'amministrazione comunale di Chieti è nettamente contraria allo smaltimento dei rifiuti prodotti dai Comuni della Provincia limitrofa nella discarica Casoni. Lo ha ribadito oggi  durante l’incontro al Comune di Chieti con il sindaco di Pescara, Luigi Albore Mascia, l’assessore alla Gestione e allo Smaltimento dei Rifiuti del Comune di Chieti, Alessandro Bevilacqua e l’assessore del Comune di Pescara, Isabella Del Trecco.

"L’obiettivo della mia amministrazione -  precisa Di Primio -  ha come fermo proposito non solo la tutela della salute dei cittadini di Chieti ma anche la chiusura della stessa discarica di Casoni il prima possibile, motivo per il quale mi batterò contro qualsiasi ampliamento e rimodulazione della stessa".

Dello stesso parere l'assessore regionale Mauro Febbo che più volte ha sottolineato una netta contrarietà al recepimento dei flussi dei rifiuti urbani dalla vicina Provincia di Pescara e anche a quello da lui definito "un assurdo disegno in materia di smaltimento dei rifiuti", riferendosi al Governo regionale Del Turco, "quando furono riconfigurati gli Ato Provinciali e stranamente quello chietino fu diviso in due ovvero quello Lanciano/Vasto e quello Chieti/Pescara. Disegno, questo, appoggiato e difeso tutt’ora dal Gruppo Pd pescarese”.

Tornando all'emergenza della discarica Colle Cese a Spoltore, della quale si è discusso ieri (22 febbraio) nel corso del Tavolo regionale a Pescara, Di Primio sollecita la Regione per far rispettare i tempi tecnici per le riaperture delle altre discariche presenti sul territorio pescarese e teramano e, "ove il mancato smaltimento dei rifiuti delle altre Province comportasse problemi di natura igienico-sanitaria, a provvedere all’emissione di ordinanze ai sensi dell’Art. 54 del Testo Unico Sanitario. La Regione stessa - continua il sindaco - con apposita ordinanza potrebbe disporre lo smaltimento dei sovvalli direttamente in Discarica Colle Cese, così come avviene ora, alzando il profilo di chiusura della stessa e facendo occupare una maggiore volumetria sull’impianto pari a circa 20.000 m3 risolvendo, in tal modo, l’emergenza".
    
 

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