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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Francavilla al Mare

Codacons: partono 15 ricorsi anti-Tarsu contro il Comune di Francavilla

Il Codacons alza il tiro e iscrive oggi a ruolo 15 ricorsi davanti alla Commissione Tributaria di Chieti contro il comune di Francavilla per i solleciti arrivati sulla Tarsu. A spingerlo le esigenze dei cittadini

Il Codacons Chieti ha iscritto oggi a ruolo 15 ricorsi davanti alla Commissione Tributaria di Chieti contro il comune di Francavilla al Mare per i solleciti arrivati sulla TARSU (la tassa rifiuti solidi urbani). Altri saranno iscritti prossimamente.

Il perché lo spiega l’avvocato Vittorio Ruggieri, coordinatore provinciale dell’associazione: "Lo scorso anno assieme al sindaco Luciani nella lettera di impegno sottoscritta dalle parti in campagna elettorale, mettemmo un punto che prevedeva proprio la rivisitazione della TARSU, al fine di renderla più equa, adeguandola altresì alle diverse situazioni delle attività economiche e dei cittadini francavillesi. Ad elezioni avvenute abbiamo richiesto ufficialmente l'apertura di un tavolo di conciliazione per discutere di tutti quei casi in cui per errori marchiani veniva richiesto ai francavillesi più di quanto dovuto. Da allora non solo non abbiamo avuto risposta, ma addirittura la situazione è peggiorata”.

 Negli ultimi cinque anni, infatti, la Tarsu delle abitazioni è aumentata di oltre il 50 %, mentre quella delle attività commerciali altrettanto. Il servizio della raccolta differenziata non è mai partita. “Sono state applicate tariffe superiori a quelle dovute – continua Ruggieri  -  richiesti interessi e sanzioni illegittimi, non sono stati applicati, come si doveva, gli sgravi ad alcune categorie di attività commerciali. La Risco società riscossione tributi costituita qualche anno fa tra il comune adriatico e quello di Pianella, opera di fatto contro quanto previsto nel regolamento TARSU che ha al suo interno norme che a loro volta  delegano la riscossione alla Soget Spa, a mezzo di una dipendente comunale, la quale, però, continua a sbattere la porta in faccia a tutti i cittadini che a lei si rivolgono, costringendoli, come nel caso dei nostri soci, a ricorrere alla commissione tributaria”.

Oltre agli aspetti giuridici della vicenda, i responsabili dei Codacons sottolineano l’indisponibilità dell’amministrazione francavillese a dialogare su questo punto coi cittadini e con l’associazione. “Forse -conclude il coordinatore teatino del Codacons  - è arrivato il momento in cui noi tutti cittadini, dato che il comune si regge con le tasse che noi paghiamo, ci riappropriamo del sacrosanto diritto/dovere di cittadinanza, e che le associazioni facciano sentire la loro voce ed esercitino quel controllo che in tutti i comuni civili è garantito dalla minoranza”.

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