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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca Francavilla al Mare

Rapinarono Todis e la farmacia Perrucci con un fucile a canne mozze: quattro arresti

Quattro uomini, tutti residenti a Francavilla, sono in carcere da questa mattina con l'accusa di rapina aggravata, violenza privata e porto abusivo di arma clandestina modificata. Le indagini dei carabinieri continuano, perché i colpi potrebbero essere molti di più

Nei mesi scorsi hanno rapinato armati di fucile a canne mozze il Todis di Sambuceto e una farmacia nel centro di Pescara. E dopo cinque mesi di indagini e intercettazioni telefoniche i carabinieri della compagnia di Chieti sono riusciti ad individuarli.

Per questo sono finiti nel carcere di Madonna del Freddo M.S., 28 anni, originario di Napoli, D.F., 26, di Ortona, L.C., 27, di Pescara, G.L., 44, di Benevento. Sono accusati di rapina aggravata, violenza privata, porto abusivo di armi clandestine modificate. Il provvedimento di custodia cautelare è stato firmato dal gip Antonella Redaelli, su richiesta del pubblico ministero Giuseppe Falasca, che ha coordinato le indagini. Gli uomini sono noti alla giustizia, per reati che vanno dal furto, allo spaccio di stupefacenti, e in un caso per rapina. Determinanti sono state le testimonianze delle vittime, che hanno ricordato particolari utilissimi ai carabinieri per sgominare i rapinatori.

I particolari dell'operazione sono stati raccontati in conferenza stampa dal tenente Antonio MoramarcoSecondo la ricostruzione dei militari i quattro, tutti residenti a Francavilla al Mare, il 28 dicembre scorso, verso l’ora di chiusura, assaltarono il Todis di Sambuceto. In tre entrarono nel supermercato, sapendo già dove colpire, ciascuno con un compito ben preciso, mentre il quarto faceva da palo fuori. Coperti con un passamontagna, armati con un fucile a canne mozze, quella sera presero a schiaffi una cassiera e aggredirono un altro dipendente, riuscendo a portare via 5mila euro dalla cassaforte. Dopo il colpo, durato pochissimi minuti, fuggirono a bordo di una monovolume Ford di colore grigio: un’auto insolita per una rapina, che però è stata rilevante per risalire all’identità dei banditi, visto che è intestata ad uno degli arrestati.

Dopo pochi giorni, il 3 gennaio, la banda colpì alla farmacia Perrucci di Pescara. Una rapina con le stesse modalità, ma ancora più efferata: dopo aver aggredito il farmacista, che riportò anche contusioni al volto, gli rubarono il cellulare e misero fuori uso persino il telefono fisso per evitare che i dipendenti potessero dare l’allarme. Il bottino fu di 4mila euro. Anche in quella occasione qualcuno notò la monovolume grigia nelle vicinanze della farmacia.

Nonostante i quattro fossero a volto coperto, la collaborazione dei testimoni è stata fondamentale. Anche i particolari più insignificanti, come l’abbigliamento o stralci della targa della Ford, si sono rivelati utilissimi per identificare i responsabili delle due rapine. E nel racconto delle vittime del Todis e della farmacia coincideva il particolare che i quattro, forse per confondere le acque, parlassero tutti con un accento partenopeo. Solo due, però, sono realmente originari della Campania.

Le indagini dei carabinieri di Chieti sono ancora in corso: gli investigatori non escludono che i quattro possano aver messo a segno altre rapine, tutte con la stessa modalità, nell’area metropolitana. E alcuni elementi trovati questa mattina nel corso delle perquisizioni domiciliari potrebbero fornire ulteriori sviluppi. 

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