16enne scompare nel nulla, trovata nella dependance della casa di famiglia intossicata dal monossido di carbonio
I familiari hanno chiamato i carabinieri pensando fosse uscita a correre, ma la giovane era nella stanza inutilizzata, dove aveva acceso un fuoco con la carbonella per scaldarsi
Ore di angoscia, nella mattinata di ieri, a Torino di Sangro, per le sorti di una ragazza di 16 anni, che sembrava scomparsa nel nulla dopo la quotidiana passeggiata lungo la Costa dei trabocchi.
La giovane è solita uscire molto presto di casa per andare a fare jogging, ma verso le 9.30 i familiari, non vedendola rientrare, hanno iniziato a telefonarle. Non ricevendo risposta, si sono preoccupati e hanno contattato i carabinieri per denunciare la sua scomparsa, pensando al peggio. Il timore era che la ragazza si fosse sentita male, fosse stata portata via da qualche malintenzionato o avesse deciso di allontanarsi volontariamente.
I militari della compagnia di Ortona si sono immediatamente attivati, iniziando le ricerche nei boschi attigui alla pista ciclopedonale, insieme alla protezione civile, purtroppo senza esito.
Così, verso mezzogiorno, è scattata la procedura che si attiva in caso di persone scomparsa, con il coordinamento della prefettura e il coinvolgimento dei vigili del fuoco.
A ora di pranzo, la giovanissima è stata individuata in una dependance della casa di famiglia, dove i carabinieri l'hanno trovata in stato di intossicazione da monossido di carbonio.
La ragazza, in ipotermia, era cosciente e ha conversato con i militari, raccontando di essersi alzata intorno alle 2 di notte per recarsi nella struttura inutilizzata, dove ha usato la carbonella per accendere un fuoco utile a scaldarsi. L'ambiente chiuso e senza ricambio d'aria nel giro di poco si è saturato e ha determinato l'intossicazione.
Il 118 l'ha portata all'ospedale di Chieti, da cui è stata trasferita al policlinico Umberto I di Roma, per il trattamento in camera iperbarica.