Nessun rischio per le prestazioni di radioterapia al SS. Annunziata. Lo chiarisce la Asl locale in una nota a seguito delle dichiarazioni del presidente della commissione Sanità regionale, Mario Olivieri, che aveva invocato le dimissioni del direttore Flacco. “E’ stato risolto in poche ore un problema complesso che la Direzione aziendale si è trovata ad affrontare nell’ambito di una verifica di aderenza dell’offerta ai Livelli essenziali di assistenza-  spiega la Asl in una nota - che aveva acceso i riflettori su alcune prestazioni che utilizzano moderne tecniche radioterapiche non ricomprese nell’elenco delle attività e servizi garantiti ai cittadini con le risorse pubbliche messe a disposizione dal Servizio sanitario nazionale. E’ lo Stato, infatti, a definire ciò che è ricompreso o meno nei Lea, e le Regioni a quei contenuti devono attenersi, effettuando controlli su tutte le attività svolte”.
 

La preoccupazione era di erogare prestazioni “fuorilegge”. “A seguito di un’analisi approfondita, supportata dagli elementi forniti dal Direttore dell’unità operativa, Domenico Genovesi, è emerso che le prestazioni effettuate sono scaricabili  in voci già esistenti nel Nomenclatore. In sostanza – dice ancora l’Azienda sanitaria - i codici a cui si fa riferimento, e regolarmente utilizzati, sono ad ampio raggio, e coprono prestazioni e servizi per la cura dei tumori con l’acceleratore lineare nelle sue diverse modalità.  Si tratta, quindi, di attività codificabili, che potranno essere più adeguatamente tariffate nei prossimi nuovi Lea, dove saranno caratterizzate da codici e voci specifiche. L’attività della radioterapia di Chieti, pertanto, non subirà alcuna variazione”.