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Cronaca

Rapporto Sociale: scolarità e integrazione i punti forti

Presentato il quinto Rapporto provinciale 2009-10: cresciuti il tasso di natalità e il numero degli anziani, scesi gli infortuni sul lavoro, ma nel 2010 i delitti sono aumentati del 2%. Il Presidente Di Giuseppantonio: "Sempre più attenzione alle famiglie"

Presentato questa mattina (15 dicembre) il quinto Rapporto Sociale della Provincia di Chieti. Elaborato sulla base di rilievi statistici relativi al biennio 2009-2010, l’osservazione permette di capire le trasformazioni demografiche, sociali ed economiche.

La provincia di Chieti presenta alcune criticità che sono il diretto riflesso della crisi che sta vivendo il Paese.  “Ma emergono anche dati confortanti in controtendenza  - ha detto il Presidente Enrico Di Giuseppantonio - rispetto al panorama nazionale con riferimento alla sicurezza sulle strade e sul lavoro, alla salute e alla longevità, alla maggiore scolarità superiore al dato nazionale (81% contro il 75,9%), al tasso di abbandono scolastico inferiore al resto del Paese (13,5% contro il 18,8%) e alla progressiva crescita del polo universitario. In un quadro di espansione dei servizi sociali messi a punto dalla nostra amministrazione nei diversi ambiti pari al 4,5%, la nostra attenzione continua ad essere rivolta ai giovani e alle famiglie per le quali, seppure nella difficoltà dell’attuale periodo, stiamo lavorando alla realizzazione di una specifica Agenzia della Famiglia, quale struttura di prossimità alle specifiche problematiche”.

Il dato demografico rilevante è il lieve aumento dello 0,2% del tasso di natalità e l’attestazione del numero di anziani (170 unità per ogni 100 ragazzi), per i quali la famiglia svolge ancora un ruolo importante di sostegno e protezione. Nell’ambito di un graduale il processo di integrazione, inoltre, si registra una componente straniera pari al 4,9% della popolazione residente a fronte di una media regionale del 6% a livello regionale.

Per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro si conferma in calo il numero di infortuni denunciati: - 13,4% nel 2009 e - 1,6% nel 2010, mentre gli incidenti stradali sono diminuiti del 20% nel periodo che va dal 2002 al 2010.

Sempre nel 2010 sono 3.287 i reati denunciati su un campione di 100.000 residenti contro i 3.692 dell’Abruzzo e i 4.358 dell’Italia. Delle denunce presentate il 46,3% riguarda i furti e il 19% i danneggiamenti.

Per quanto riguarda il numero dei delitti, alla diminuzione del 3,9% nel 2008, ha fatto seguito un aumento dell’1,4% nel 2009 e del 2% nel 2010.

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