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Giovedì, 30 Novembre 2023
Cronaca Lanciano

Psicosi "mostro" a Lanciano: è falso allarme ma un giovane viene aggredito

Messaggi e post sulla presenza di presunti malitenzionati fuori da scuola si diffondono nelle chat dei genitori e sui social con tanto di foto. Un giovane indiano, forse scambiato per uno dei soggetti segnalati, è stato aggredito

Messaggi e vocali in chat e anche un post sui social con tanto di foto per "segnalare" tre presunti malintenzionati fuori dalla scuola D'Annunzio, nel quartiere Santa Rita a Lanciano. Basta questo a scatenare in città la "psicosi mostro", del tutto ingiustificata, che si diffonde a partire da lunedì sera, 20 novembre, attraverso le chat dei genitori ingenerando presto allarme nelle famiglie lancianesi.

La pseudo segnalazione riferisce che "alcuni genitori hanno notato tre persone in tre punti diversi che osservavano la scuola, nel momento in cui uno dei genitori va verso di loro gli stessi si allontanano dalla scuola". I tre presunti malintenzionati sarebbero "due uomini, uno alto l'altro nella norma, più una donna. Sono di colore", avverte la persona che fa la segnalazione. 

"Cerchiamo di stare molto attente e vigili per la sicurezza dei nostri figli", è l'avvertimento poi che finisce a ingenerare il panico. In realtà non viene riferito alcun atteggiamento sospetto dei tre fantomatici maniaci, né altre circostanze meritevoli di approfondimento.

Tuttavia questa mattina, 21 novembre, in via preventiva le forze dell'ordine hanno messo in atto controlli ulteriori rispetto a quelli normalmente previsti. Polizia e carabinieri, con auto di servizio ma anche personale in borghese, hanno monitorato la scuola D'Annunzio, a Santa Rita, ma anche le altre scuole cittadine.

Ma il post ha anche un'altra conseguenza. Intorno alle 8.30 un giovane di origine indiana, residente nel quartiere, viene aggredito da due uomini, al momento non identificati. Ad assistere alla scena sarebbe stato un testimone che ha allertato i carabinieri. Il giovane potrebbe essere stato individuato come la figura nella foto che accompagna il post e per questo aggredito.

Un epilogo che mette ancor di più in luce l'inopportunità di queste segnalazioni, vaghe e assolutamente allarmistiche, diffuse tramite i social. Accertamenti proseguono per individuare l'autore del post, che potrebbe essere anche denunciato per procurato allarme.

Il messaggio bufala diffuso sui social

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