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Cronaca

Province, Riccardo (Idv): "Chieti rischia l'ennesimo furto"

Intanto Emiliano Vitale (Pdl) chiede un consiglio comunale straordinario. Sul fronte pescarese si fanno sentire Foschi e Sospiri, che parlano di "un ruolo centrale per Pescara capoluogo di provincia"

Il Coordinatore Regionale dei Giovani Italia dei Valori, Giampiero Riccardo, interviene sul riordino delle Province: "Come noto - afferma - a elaborare l'ipotesi di riordino e comunicarla prima alla Regione e poi al Governo sarà il CAL (Consiglio delle Autonomie Locali, Presidente Antonio Del Corvo, Pdl). Osservando la composizione del Consiglio, verrebbe da dire che le province di L'Aquila e Chieti continueranno a giocare un ruolo centrale e trainante nelle dinamiche regionali. La loro sopravvivenza dovrebbe essere garantita al cento per cento: ciascuna può contare sulla presenza di ben quattro membri. Ma sarà tutto così semplice?".

Secondo Riccardo, ci sono buone probabilità che Pescara prenda "il comando della cosiddetta area metropolitana, successivamente alla fusione con Chieti, che a questo punto sparirebbe. Se andasse a finire così, sarebbe l'ennesima dimostrazione che il trio Di Primio, Di Stefano, Febbo all'interno del Pdl abruzzese ha il peso specifico di un microbo. I tre attualmente non possono neppure contare su una sponda da parte del Presidente Di Giuseppantonio, il cui partito, l'Udc, è già imparentato con il Pd. Per tutti questi motivi, la provincia di Chieti rischia l'ennesimo e definitivo furto".

Intanto il consigliere comunale Emiliano Vitale (Pdl) ha presentato, quale primo firmatario, una richiesta per un consiglio comunale straordinario, da tenersi entro la fine di settembre, che sarà chiamato a esprimere il proprio parere sul decreto Monti. Un provvedimento che "prevede per l’Abruzzo la soppressione delle Province di Pescara e Teramo, rimanendo attive solo quelle di Chieti e L’Aquila. Proseguendo nell’attuazione, il decreto esplicita che nell’accorpamento di due province diventerebbe capoluogo la città più popolosa. Qui nasce il paradosso elaborato da un Governo tecnico pasticcione e frettoloso: se Chieti si unisse a Pescara, quest’ultima diventerebbe capoluogo e, quindi, capoluogo di Provincia".

Da registrare, infine, la posizione dei consiglieri comunali di Pescara Lorenzo Sospiri e Armando Foschi: "L’unica risposta valida è quella di creare la macro-provincia Appenino-Adriatica, con un ruolo centrale per Pescara capoluogo di provincia. E' naturale pensare alla Provincia de L’Aquila e alla costituzione della Provincia Appenino-Adriatica che vedrà unite Pescara, Chieti e Teramo, e ovviamente il capoluogo di provincia sarà la città che avrà il maggior numero di popolazione, quindi la carica spetta a Pescara".

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