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Cronaca

Proverbi abruzzesi: "Quànde la mundàgne se mètte lu cappèlle...."

Letteralmente, sta per "Quando la montagna si mette il cappello, vendi le capre e compri il mantello": è un retaggio della tradizione contadina abruzzese, per cui, quando l'inverno si avvicinava, era necessario provvedere ad acquistare abiti più pesanti per affrontare le lunghe giornate di gelo

"Quànde la mundàgne se mètte lu cappèlle, vinne le cràp' e ccumbre lu mandèlle". Alzi la mano chi non l'ha mai sentito dire dai nonni quando la bella stagione lasciava lo spazio a giornate sempre più lunghe, a nottate sempre più fresche e al cambio di stagione negli armadi. Ma sapete cosa significa esattamente questo notissimo proverbio abruzzese?

Letteralmente, sta per "Quando la montagna si mette il cappello, vendi le capre e compri il mantello". Chiaramente è un retaggio della tradizione contadina abruzzese, per cui, quando l'inverno si avvicinava, era necessario provvedere ad acquistare abiti più pesanti per affrontare le lunghe giornate di gelo. 

Così, quando la montagna si mette il cappello, ossia quando le vette vengono ricopere dalla prima neve, che sembra una specie di cappuccio bianco sulla cima, è opportuno vendere le capre che si è allevato per tutta l'estate e acquistare un mantello per ripararsi dal freddo.

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