Le scuole cadono a pezzi: un migliaio di studenti in corso Marrucino
La protesta dei ragazzi delle scuole superiori di Chieti per chiedere edifici più sicuri. Il corteo è partito da via Arniense e si è sciolto dopo più di tre ore nei pressi del palazzo della Provincia
Protestano gli studenti teatini contro le condizioni fatiscenti della maggior parte dei plessi scolastici e chiedono più sicurezza e impegni da parte delle istituzioni. Questa mattina erano più di mille i ragazzi delle scuole superiori della città a sfilare lungo corso Marrucino.
Presenti gli studenti del "Di Savoia", partiti dalla loro sede in via d'Aragona con uno striscione emblematico: "istituzioni assenti, scuole decadenti". E ancora: gli allievi del liceo artistico, il cui edificio è chiuso dallo scorso anno scolastico in seguito al crollo di un solaio con gli iscritti trasferiti, da settembre, nella sede dell'ex Ciapi a Chieti Scalo. Assieme agli studenti del liceo classico "G.B. Vico" hanno sfilato con uno striscione che recitava: "Guardateci: siamo gli alunni della scuola che non c'è".
C'erano anche i ragazzi del "Galiani-De Sterlich" e del liceo scientifico "Masci" che si chiedono quando potranno trasferirsi nei locali della ex caserma Berardi, dove è stato annunciato il trasferimento della sede e dove a giorni inizieranno i primi lavori.
Il corteo è partito da via Arniense e ha attraversato piazza Matteotti, via de Lollis, piazza Valignani, corso Marrucino, per concludersi con un sit-in vicino al palazzo delle Provincia. Il traffico ha subito dei rallentamenti fino alle 12,30 circa, quando il corteo si è sciolto.
I presenti hanno manifestato contro i tagli alla scuola chiedendo spegazioni al presidente della Provincia, Mario Pupillo.
Un'altra manfiesdtazione studentesca di protesta contro il nuovo esame di maturità e il governo sarebbe in programma il 22 febbraio.