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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Vasto

Vasto, protesta degli agricoltori contro il consorzio di bonifica sud

Erano circa 300 a dire no all'aumento del canone consortile fino al 57%, a fronte di servizi non erogati. Ma l'ente ha un passivo da 25 milioni di euro

Protesta degli agricoltori, questa mattina (sabato 20 febbraio), davanti alla sede del Consorzio di bonifica Vasto Sud. Il sit in, organizzato da Cia, Copagri e Confagricoltura per protestare contro gli aumenti del 57% del canone consortile 2016, ha radunato circa 300 persone. 

Per gli agricoltori, le tariffe sono diventate insostenibili, mentre il consorzio, alle prese con un passivo che secondo indiscrezioni si aggira intorno ai 25 milioni di euro, non riesce ad erogare adeguatamente i servizi. Come accaduto l’estate scorsa, quando gli agricoltori subirono un’interruzione di 20 giorni del servizio irriguo, a causa di una rottura dell’adduttore principale. Il risultato furono danni per centinaia di milioni di euro. A settembre, un’alluvione causò moltissimi danni, determinati soprattutto dalla mancata manutenzione e pulizia di fossi e canali. 

Il commissario Rodolfo Mastrangelo ha incontrato una delegazione di manifestanti composta dal presidente Cia Chieti Pescara Nicola Antonio Sichetti, dal direttore Cia Chieti Pescara Alfonso Ottaviano, dal presidente regionale Copagri Camillo D’Amico, da quello provinciale Aquilino Mancini e dal responsabile della Cooperativa Euroortofrutticola di San Salvo Nicolino Torricella. L’incontro si è svolto alla presenza del consigliere regionale Mario Olivieri.

Due le richieste avanzate da Cia, Copargri e Confagricoltura: azzerare l’aumento del 57% del canone consortile, revocando la delibera del 12 dicembre scorso voluta, in maniera unilaterale, dall’ex commissario  Giampiero Leombroni, e garantire i servizi da erogare per l’anno in corso, visti i gravi disservizi del 2015. 

Il commissario ha escluso la possibilità di ridurre il canone per l’anno in corso, perché “i ruoli sono bloccati e c’è una situazione ipotecata presso la tesoreria”, ma ha promesso di azzerare l’aumento a partire dal 2017, quando l’opera di risanamento della struttura sarà entrata a regime. Il commissario ritiene di poter recuperare circa 1 milione di euro l’anno, spostando perciò in là nel tempo l’obiettivo del risanamento.

Il consigliere Olivieri ha proposto la costituzione di un fondo regionale per far fronte alle necessità del Consorzio di bonifica e riuscire almeno a sospendere l’aumento tariffario. Olivieri ha fissato un incontro per martedì prossimo (23 febbraio) a Pescara con il presidente Luciano D’Alfonso per tentare di risolvere il problema.

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