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Cronaca

Ballerine costrette a prostituirsi nei night: partito il processo

Le indagini, partite nel 2005, ruotano intorno all'allora gestore di due locali notturni, il Taix di Francavilla al Mare e il Taix di Roseto degli Abruzzi

Lunga udienza ieri al tribunale di Chieti durante il processo a cinque persone per associazione a delinquere finalizzata all'induzione e al favoreggiamento della prostituzione di ragazze extracomunitarie. Le indagini, partite nel 2005, ruotano intorno all'allora gestore di due locali notturni, il Taix di Francavilla al Mare e il Taix di Roseto degli Abruzzi (Teramo).

Le giovani donne provenienti dall'est Europa entravano in Italia come ballerine in deroga alle quote sui flussi migratori, ma venivano impiegate nei night come entraineuse. Per quello che facevano avrebbero potuto guadagnare circa 700 euro in 15 giorini: in realtà a loro restavano in tasca solo pochi euro, soprattutto a causa delle spese che dovevano sostenere, tra cui una quota per il loro reclutatore con il quale contraevano un debito di 1800 euro al momento dell'ingresso in Italia.

Particolari sconcertanti, quelli sentiti ieri da alcuni testimoni, fra cui gli uomini della Squadra Mobile di Chieti che hanno condotto le indagini.

Molte ballerine, ridotte in uno stato di indigenza, uscivano con i clienti dei locali con i quali avevano rapporti sessuali.

La prossima udienza si terrà il 30 giugno.

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