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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Maculopatie, alla Clinica Oftalmologica migliorano i servizi al paziente

Il progetto MITO – Monitoring for Individualized Treatment Optimization – per l’assistenza del paziente con maculopatie. Ogni anno in Abruzzo 460 nuovi casi di degenerazione maculare neovascolare, circa 980 gli affetti da edema maculare diabetico

Parte dalla Clinica Oftalmologica dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara - Centro di Eccellenza in Oftalmologia, primo centro in Italia, il progetto MITO – Monitoring for Individualized Treatment Optimization – per l’assistenza del paziente con maculopatie, progetto oculistico accreditato presso il Ministero della Salute, con la sponsorizzazione di Novartis Farma.

L’obiettivo è quello di migliorare la qualità del servizio offerta al paziente affetto da maculopatie definendo le modalità di presa in cura del paziente prima e dopo il trattamento, favorendo la tempestività della diagnosi e della cura, garantendo un percorso di cura personalizzato e fornendo educazione al paziente e ai medici oculisti circa il percorso di diagnosi e cura della maculopatia.

“L’assistenza al paziente maculopatico e la conseguente qualità delle cure fornite rappresenta oggi per noi specialisti un bene prioritario. – afferma Leonardo Mastropasqua, Professore della “G. d'Annunzio” - Centro Regionale di Eccellenza in Oftalmologia – Per un intervento sempre più appropriato e tempestivo è necessario mettere a punto un’organizzazione efficiente che permetta di gestire in maniera ottimale il percorso di diagnosi e cura, sia con incontri di tipo clinico ed organizzativo ed interventi di educazione sanitaria, sia incrementando sempre più le competenze specialistiche del nostro centro per poter prendere in carico il paziente maculopatico e soddisfare i suoi bisogni nel miglior modo possibile”.

In Abruzzo si registrano ogni anno 460 nuovi casi di degenerazione maculare neovascolare legata all’età (wet-AMD) e sono circa 980 le persone affette da edema maculare diabetico (DME) con diminuzione visiva, una complicanza della retinopatia diabetica a carico dei piccoli vasi retinici che rappresenta la principale causa di cecità in età lavorativa.

Il progetto MITO, rivolto al personale medico dell’Ospedale impegnato nel percorso di diagnosi e cura del paziente affetto da maculopatie, prevede la collaborazione di due medici oculisti e di un ortottista. Ai fini del progetto verrà inoltre messa a disposizione del reparto una strumentazione all’avanguardia. In particolare, il centro verrà fornito di un OCT, un sofisticato macchinario di ultima generazione che permette di effettuare un esame approfondito della retina, non invasivo e di grande importanza clinica in moltissime malattie retiniche e maculopatie.

“L’allestimento di questa sala è stato studiato appositamente per favorire la relazione tra medico e paziente. – continua Mastropasqua – All’interno della stessa vi sarà uno spazio apposito dedicato alla diagnostica con moderne strumentazioni tecnologiche e informatiche”.

“Accogliamo con grande favore la partenza di questo progetto proprio dalla Clinica Oculistica Universitaria di Chieti-Pescara-  dichiara Rocco Velli, Presidente del Comitato Regionale d’Abruzzo di IAPB Italia onlus - che rappresenta un centro di eccellenza per l’oftalmologia a livello nazionale e regionale. Siamo convinti che il progetto MITO possa contribuire a migliorare la tempestività delle diagnosi, a ottimizzare il percorso di cura e la gestione terapeutica di tutti i pazienti affetti da maculopatie”.

Al Centro SS. Annunziata di Chieti afferiscono circa 2.000 pazienti affetti da maculopatie e retinopatie.

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