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Cronaca

A Chieti il primo esperimento italiano di democrazia partecipativa e deliberativa

Sabato 23 alla Camera di commercio i cittadini potranno dire la loro dopo essersi confrontati con esperti della sicurezza

Chieti ospiterà il primo esperimento nazionale di assemblea di democrazia partecipativa e deliberativa sul tema della sicurezza. Si tratta del cosiddetto “sondaggio deliberativo”, che consiste nel raccogliere proposte e opinioni dei cittadini per fornirle al Comune che ne prenderà spunto per deliberare. 

L’evento, organizzato dal Comune e dall’università d’Annunzio, in particolare dal dipartimento di Scienze Giuridiche e sociali, si terrà sabato (23 gennaio) nella sala Cascella della Camera di Commercio, in piazza Vico, dalle 9 alle 14. 

Ma in cosa consiste, più concretamente, questo metodo? Come spiegato questa mattina (martedì 19 gennaio) in conferenza stampa da Antonello Canzano, docente della d’Annunzio, si tratta di un processo di democrazia deliberativa attraverso criteri scientifici

Ai partecipanti viene consegnato un questionario di 25 domande sulla percezione della sicurezza, a cui devono rispondere prima e dopo aver ascoltato gli esperti del settore che interverranno e dopo aver partecipato al dibattito aperto. Dopodiché, le risposte verranno sottoposte all’attenzione del Comune, che potrà così analizzarle, per studiare la percezione e l’idea di sicurezza dei cittadini ed eventualmente dar seguito ad alcune proposte. All’esperimento può partecipare chiunque, per formare un campione casuale il più rappresentativo possibile. “Ma l’ideale sarebbe che partecipassero i cittadini che di solito si tengono in disparte nel dibattito”. A facilitare il compito dei partecipanti ci saranno mediatori, operatori informati, “possibilmente neutrali”, precisa il professore, oltre ad operatori delle forze dell’ordine.

“Questi sondaggi deliberativi - ha spiegato Canzano - vengono molto usati in nord Europa e in Canada. In Danimarca, ad esempio, è stato con questo strumento che i cittadini hanno deciso di non entrare nell’Euro”. 

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