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Cronaca Vasto

San Salvo: si mette in malattia, la Pilkington lo licenzia

E' quanto denuncia il Prc Federazione della Sinistra: Alfonso Pacilli si è rivolto a un giudice per le ingiurie che avrebbe ricevuto da un suo superiore

Un operaio della Pilkington di San Salvo, Alfonso Pacilli, recentemente è stato licenziato dall'azienda durante un periodo di assenza dal lavoro per infortunio. Adesso chiede di essere reintegrato.

Il caso è stato portato alla luce da Rifondazione Comunista Vasto, la quale, convinta che si tratti di un licenziamento illegittimo, sostiene Pacilli nella battaglia per la tutela dei suoi diritti di lavoratore e cittadino. A tal proposito ci sarà un presidio di protesta indetto dai Cobas venerdì 4 maggio alle 10.30, davanti alla sede di Confindustria Vasto, al quale anche il Prc parteciperà.

"In questi casi la legge italiana parla chiaro - spiegano dal partito - è di fatto vietato il licenziamento di lavoratori nel periodo di infortunio sul lavoro o malattia. A meno che non vi sia una giusta causa, e cioè avrebbe dovuto aver luogo un inadempimento o un comportamento del lavoratore tanto gravi che qualsiasi altra sanzione sarebbe stata insufficiente a tutelare l’azienda. Ma può essere una giusta causa l’aver deciso, come ha fatto Pacilli, di avvalersi del suo sacrosanto diritto di cittadino a rivolgersi ad un giudice per le ingiurie che ritiene di aver ricevuto da una persona che ricopre importanti funzioni aziendali? Evidentemente no".

Una situazione del genere, se venisse confermata nel caso del licenziamento di Pacilli da parte della Pilkington, sarebbe davvero grave. "Non può infatti passare nemmeno l’idea che un lavoratore, varcati i cancelli della fabbrica, debba smettere di essere un cittadino con pieni diritti, per assumere un atteggiamento da servo nel feudo del padrone".
 

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