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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Ferisce un agente della polizia con una bottigliata in testa, fermato con il taser

È il secondo episodio in pochi giorni che vede i poliziotti di Chieti costretti a fare ricorso all'uso della pistola a impulsi elettrici

È stato necessario utilizzare il taser per placare la furia di un uomo di 63 anni che martedì sera ha colpito con una bottigliata in testa un agente della polizia di Chieti.
È la seconda volta in pochi giorni che i poliziotti della squadra volante si vedono costretti a fare ricorso all'uso della pistola a impulsi elettrici. 

Il 63enne, che soffre di alcuni problemi, era nella sua casa quando ha iniziato a gridare a squarciagola e a scagliare oggetti.

I vicini, richiamati da questa situazione, hanno avvisato i familiari i quali hanno deciso di allertare il 118 visto che l'uomo non accennava a calmarsi. Sul posto sono così i soccorritori del 118 ma nemmeno con i sanitari si è riuscita a normalizzare la situazione. Così è stato necessario l'intervento delle forze dell'ordine con gli agenti della squadra volante. Ma alla vista dei poliziotti il 63enne ha iniziato a lanciare bicchieri e bottiglie colpendo in testa uno dei poliziotti (medicato in pronto soccorso ne avrà per una settimana). A quel punto si è deciso l'utilizzo del taser che ha placato l'uomo che è stato accompagnato nel pronto soccorso e sottoposto al trattamento sanitario obbligatorio. 

Invece domenica sera i poliziotti hanno dovuto usare il taser per fermare un uomo di 42 anni che, sotto l'effetto di droga e alcol, dopo aver minacciato il suicidio lanciandosi dalla finestra di un hotel, rischiava di scagliarsi contro le persone presenti. 
 

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